Il governo prepara la gara: in lizza Mediaset e Cable & Wireless Il telefonino si fa in tre

Il governo prepara la gara: in lizza Mediaset e Cable & Wireless Il governo prepara la gara: in lizza Mediaset e Cable & Wireless Il telefonino si fa in tre Nuovo gestore per l'erede del Gsm ROMA. Ancora qualche mese di attesa e poi anche in Italia arriverà un terzo gestore di telefoni cellulari che si opporrà a Telecom Italia Mobile e ad Omnitel nella gara per conquistare nuovi utenti. Una gara che fino ad ora, in termini di sconti tariffari e nuovi servizi offerti, ha dimostrato quali possono essere i vantaggi della concorrenza in un settore fino a pochi anni fa dominato dal monopolio. Ieri il Consiglio dei ministri ha infatti approvato il disegno di legge che recependo le norme europee in materia apre la strada all'arrivo di un nuovo gestore di telefonia mobile, che utilizzerà la tecnologia di trasmissione Dcs a 1800 megahertz, un'evoluzione dell'attuale sistema Gsm, che opera a 900 mhz. La gara per la concessione della licenza dovrebbe avvenire nei primi mesi del prossimo anno. Le società che possono partecipare alla gara dovranno essere italiane o appartenenti all'Unione europea e dovranno avere un capitale pari almeno al 10% dell'investimento previsto per mettere in piedi il servizio. Potranno partecipare anche società controllate da soggetti non europei ma a condizione che i Paesi a cui appartengono offrano condizioni di reciprocità alle aziende italiane. Il nuovo gestore potrà godere poi del «roaming» ossia dell'interconnessione, con le reti Gsm già esistenti nelle zone che non coprirà direttamente. Ma chi sarà il terzo gestore? Tra i candidati ci sono di sicuro Albacom (il consorzio che tra Mediaset, Bnl e British Telecom), il cui interesse è stato ribadito proprio ieri dal presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, e la britannica Cable & Wireless, anch'essa intervenuta ieri dichiarando la sua soddisfazione per l'imminente avvio della gara. Anche i due attuali gestori di Gsm, cioè Tim e Omnitel, potranno utilizzare il nuovo sistema Dcs solo dopo un anno dall'entrata in servizio del nuovo operatore, in modo da assicurare a quest'ultimo un certo vantaggio, ma comunque questo limite non potrà superare il 1° gennaio 1998. E' quindi prevedibile, dato che il nuovo gestore non potrà diventare operativo per il 1° gennaio '97, che il suo vantaggio sarà di fatto inferiore a dodici mesi. Il terzo operatore godrà anche di un'altra condizione di favore: l'assegnazione di una banda di frequenze doppia rispetto a quella che verrà concessa ai due gestori già presenti. Nel giro di qualche anno, poi, è destinato ad andare in soffitta anche il sistema Tacs, quello utilizzato dai telefonini analogici che oggi possie- dono quasi quattro milioni di italiani e che può essere utilizzato solo nei confini nazionali. Il disegno di legge prevede infatti che dal 1° gennaio '98 la Tim (l'unico gestore che utilizza questa tecnologia) non potrà più vendere telefonini Tacs, mentre chi possiede un apparecchio di questo tipo potrà stipulare un contratto di abbonamento Tacs ancora per un anno. Entro la fine del 2003, comunque, tutte le frequenze utilizzate dai telefonini Tacs passeranno ad altri sistemi sancendo così la definitiva «morte» della vecchia tecnologia. Alla Tim assicurano comunque che gli abbonati Tacs non si troveranno all'improvviso con un telefonino inutile in mano ma che verranno «traghettati» in tempo verso il Gsm e Dcs. Il disegno di legge prevede anche importanti novità nel capo delle infrastrutture di rete (oggi monopolio del gestore pubblico). Ogni operatore potrà costituire la sua rete fissa ed utilizzare reti alternative a quelle del gestore pubblico, ma per garantire parità di condizioni con questo dovrà comunque versare una parte dei propri incassi al ministero delle Poste nella stessa percentuale in cui il gestore pubblico paga il canone di concessione. Via libera anche al Dect, il cordless digitale, che consentirà di muoversi per un raggio di alcuni chilometri rimanendo collegati al telefono di casa. Il ministero potrà accordare l'avvio della sperimentazione ai soggetti interessati a questo sistema. Positive le prime reazioni degli operatori. La Tim dà «il benvenuto a chiunque farà il terzo gestore ed esprime soddisfazione per l'ulteriore apertura del mercato» ricordando che da oltre un anno aspettava il disegno di legge perché ha interesse ad entrare quanto prima nel Dcs. E anche Omnitel si dice «decisamente favorevole allo sviluppo della concorrenza» ma, forse memore delle lunge vertenze tecnico-legali con la Tim, chiede che la competizione «avvenga secondo regole chiare e precise il cui rispetto sia assicurato da un ente autorevole». [f. man.] CHTUSA PI PIÙ' IL TELEFONINO Ti 006883000 EI131SI IBI I • 9 » e |~FRANC~ " 1JSy.7\2 [^N^Sa ' - ™1.260.554 j ^NORyE^a 1.065.485 JEUROIFA^^ 27£59853

Persone citate: Cable, Fedele Confalonieri

Luoghi citati: Italia, Omnitel, Roma