SECESSIONE MENTALE di Gad Lerner

SECESSIONE MENTALE SECESSIONE MENTALE SCOCCA \'ora x della Lega e l'opinione pubblica appare decisamente spaccata, quasi che una secessione prima psicologica che geografica si fosse già consumata nella testa della gente. A Roma e nel Sud, ormai si favoleggia di una parte settentrionale del Paese in preda alla sindrome Bossi. Al Nord la gamma delle reazioni è ovviamente più varia: si va dall'adesione viscerale alle suggestioni separatiste; alla compiaciuta ilarità per gli escamotage liturgici con cui Bossi cerca di costruire il mito della Padania e del suo fiume sacro; fino all'indignazione per le continue offese leghiste alle istituzioni e alle leggi dello Stato, nonché alla storia patria. Se questo è il quadro, probabilmente Bossi ha già vinto la sua battaglia estiva prima ancora dell'improbabile cerimonia che ha inizio stamane sul Monviso. Questa, almeno, è la conclusione cui si perviene provando a esaminare in ordine inverso le tre reazioni-tipo sopra descritte. Cominciamo dall'indignazione. Il sindaco «rosso» di Napoli, Antonio Bassolino, forse imbarazzato per il fatto che il suo partito governa con la Lega in Friuli Venezia Giulia, è talmente indignato da elogiare pubblicamente l'antileghismo di Alleanza nazionale: «Com- Gad Lerner CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Persone citate: Antonio Bassolino, Bossi

Luoghi citati: Friuli, Napoli, Roma, Venezia Giulia