Vittime musulmane di Srebrenica. Le truppe Nato resterebbero nel Paese ancora due anni Tremila cadaveri in più nelle urne di Bosnia

Vittime musulmane di Srebrenica. Le truppe Nato resterebbero nel Paese ancora due anni Vittime musulmane di Srebrenica. Le truppe Nato resterebbero nel Paese ancora due anni Tremila cadaveri in più nelle urne di Bosnia Scoperta una fossa comune ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Gli esperti del tribunale internazionale dell'Aia per i crimini di guerra nell'ex Jugoslavia hanno localizzato una nuova fossa comune presso il villaggio di Pilice, 20 km a Nord di Zvornik, in Bosnia orientale: secondo il portavoce dell'Orni a Sarajevo nasconderebbe i resti di 1700 musulmani uccisi dai miliziani serbi dopo la conquista di Srebrenica, nel luglio dell'anno scorso. Ma secondo gli americani a Pilice sarebbero sotterrati 3 mila cadaveri, più di un terzo delle vittime dell'eccidio. A svelare l'esistenza della fossa comune è stato Drazen Erdemovic, un croato di Bosnia che ha combattuto con le milizie serbe di Karadzic, e che è uno tra i pochi criminali di guerra consegnati al tribunale. Erdemovic, che ha confessato di aver fatto parte del plotone d'esecuzione che in un solo giorno ha trucidato migliaia di musulmani, ha indicato il luogo in cui sono stati gettati i cadaveri. La scoperta di questa fossa alla vigilia del voto non fa che accrescere la tensione pre-elettorale in tutta la Bosnia. A Sarajevo il comandante in capo delle forze militari americane, generale John Shalikashvili, ha dichiarato che la possibilità di prolungare la missione dell'Ifor in Bosnia verrà discussa a fine settembre in Norvegia alla riunione dei ministri della Difesa dei Paesi della Nato. «Per il momento gli unici piani che gli americani stanno elaborando sono quelli del ritiro dei loro soldati entro il 20 dicembre», ha precisato. Ma se¬ condo il «New York Times» gli Usa stanno preparando i piani per prolungare di altri due anni la presenza dei loro uomini in Bosnia, dopo la scadenza dell'attuale mandato dell'Ifor. Ad annunciare per primo che i soldati Nato resteranno in Bosnia è stato l'alto rappresentante per gli aspetti civili degli accordi di Dayton, Cari Bildt. Ma il segretario generale della Nato Javier Solana non ha voluto confermare: «L'Ifor ha creato la base per la pace. Abbiamo fatto tutto il possibile per eseguire il nostro compito, e ci siamo riusciti. Ma non possiamo rimanere all'infinito», ha detto, pur aggiungendo che rimane necessaria la presenza di una ^orza internazionale nel Paese. Ingrid Badurina

Persone citate: Bildt, Drazen Erdemovic, Erdemovic, Ingrid Badurina, Javier Solana, John Shalikashvili, Karadzic

Luoghi citati: Bosnia, Dayton, Jugoslavia, Norvegia, Sarajevo, Usa, Zagabria