Il tribunale di Buenos Aires ordina la prova del Dna sui resti del Presidente «Esumate il corpo di Perón»
Il tribunale di Buenos Aires ordina la prova del Dna sui resti del Presidente Il tribunale di Buenos Aires ordina la prova del Dna sui resti del Presidente «Esumate il corpo di Perón» La «figlia segreta» ha vinto BUENOS AIRES. Marta Holgado, 58 anni, la presunta «figlia segreta» di Juan Domingo Perón, ha vinto il primo round della battaglia legale per vedere riconosciuta la sua origine: il tribunale di Buenos Aires ha infatti autorizzato la riesumazione del corpo del defunto presidente argentino per prelevare parte dei suoi resti ed effettuare l'esame del Dna. Contro la macabra operazione si era schierata la vedova Perón, la terza moglie Maria Estela Martinez detta Isabelita, ribadendo che il marito era incapace di generare e non ha mai avuto figli. Scettico anche lo storico Enrique Pavón Pereyra, amico personale del «Caudillo» e uno dei suoi confidenti più intimi, che considera «insolita» la pretesa di Marta Holgado, ma non si sente di escludere la possibilità della paternità: «Perón era impotente, non sterile. Questo sta scritto anche sui rapporti medici». Marta Holgado reclama il ruolo di figlia unica e, di conseguenza, di erede. Parte dell'opinione pubblica argentina, ancora sensibile al culto di Perón, accusa la Holgado, oggi residente a Madrid, di essere una mitomane, il cui unico scopo è di entrare in possesso delle enormi somme di danaro che sarebbero state depositate in una banca svizzera e che sono invece pretese dall'ex ballerina Maria Estela Martinez, che succedette al marito nella presidenza della Repubblica dal '74 al golpe del '76. La «figlia presunta» effettivamente somiglia molto all'ex presidente osannato dalle folle argentine che governò il Paese dal '46 al '55 e che, dopo il putsch militare, ritornò da trionfatore nel giugno '73 fino al 1° luglio '74, giorno della sua morte. Marta Holgado afferma che la madre Cecilia Demarchi fu amante di Perón durante il primo matrimonio di quest'ultimo: «Mamma si sposò nel 1928 con Eugenio Holgado. Ebbero una figlia che morì nel '33. Questo lutto fu alla radice della loro separazione. Fu proprio allora che mia madre conobbe il giovane Juan Domingo Perón in casa di Isidro Martini, un amico comune. S'innamorarono e vissero uno splendido idillio». Marta Holgado ricorda sua madre come «una donna molto bella». «Fu una relazione segreta: immaginate lo scandalo per quell'epoca, entrambi erano sposati. Quando la gravidanza era ormai agli sgoccioli, Perón dovette compiere un lungo viaggio verso il Sud. Fu allora che Eugenio Holgado tornò con mia madre e, quando io nacqui, mi riconobbe come sua figlia». Secondo questa versione, dopo la morte della seconda moglie Evita, il generale fu fedele ai suoi doveri di padre dal 1953 al '55 e visitò frequentemente la figlia «segreta». Poi, con Perón costretto in esilio, Marta Holgado fu perseguitata dall'antiperonismo e dal '65 in avanti fu soprattutto Maria Estela Martinez «a rendermi la vita impossibile» tanto da convicerla a espatriare. L'intera storia, descritta dalla Holgado nel libro «Perón, mio padre», sarebbe suffragata da una foto che mostra Marta bambina assieme al presunto padre. La vicenda ha creato molto scalpore in Argentina, anche per i macabri risvolti, che sembrano una costante dell'epopea peronista. L'esumazione ottenuta da Marta Holgado avrà in¬ fatti luogo nove anni dopo l'oltraggioso assalto alla tomba di Perón nel cimitero della Chacarita. In quella occasione, i profanatori tagliarono e trafugarono le mani del «Presidentissimo»: un gesto sacrilego che molti collegarono alle voci su una misteriosa cassaforte la cui serratura sensibile alle impronte digitali poteva essere aperta solo dal tocco delle mani del defunto. E ancora, il cadavere della seconda moglie Evita, il cui ricordo-culto è ancora vivissimo, fu trafugato dopo la sua morte nel 1952, e tornò solo anni dopo in Argentina, [e. st.] Polemiche in Argentina: «Quella donna è una mitomane, cerca solo i soldi dell'eredità» La «figlia segreta» di Perón (a sinistra nella foto con la seconda moglie Evita) sarebbe il frutto di una relazione avuta durante il primo matrimonio
Luoghi citati: Argentina, Buenos Aires, Madrid
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Divorzio e governo
- Le posizioni dei partiti per il divorzio
- L'ardua battaglia difensiva divampa con grande intensità
- Particolare significato oggi nelle celebrazioni del 25 aprile
- Come trattare sul divorzio
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Nascita di Marconi
- Dopo le due condanne a morte commutate in 15 anni
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- un po'di fantascienza
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Internet, istruzioni per l'uso
- Barlassina resterà ancora tre anni «II tempo per scalare la serie B»
- Una terribile prigione nel cuore del deserto
- Tre colpi contro la moglie
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy