Biella: Pagano parla di De Mita, Forlani e Mastella e di Festival truccati

Biella: Pagano parla di De Mita, Forlani e Mastella e di Festival truccati Biella: Pagano parla di De Mita, Forlani e Mastella e di Festival truccati «Ecco i nomi dei politici» L'accusatore di Sabani toma all'attacco BIELLA. Quattro ore complessive d'interrogatorio, una per Gigi Sabani (sentito come testimone), tre per il suo grande accusatore Beppe Pagano. E dal cappello a cilindro dell'inchiesta sui provini sexy spunta un nuovo filone, tutto da verificare: non solo aspiranti stailette vittime di abusi dietro la promessa di un facile successo, ma un vorticoso giro di festival truccati ed esibizioni canore in casa di potentissimi politici. Esibizioni naturalmente gratuite, in cambio di favori agli organizzatori e ai «patron» più in vista del mondo dello spettacolo. Ieri a Biella il circo «sesso e modelle» ha replicato col botto. Rispetto alla «prima» del luglio scorso, quando Valerio Merola e Gianni Boncompagni si erano dovuti difendere rispettivamente dalle accuse di violenza carnale e induzione alla prostituzione, i protagonisti sono cambiati. Nell'ufficio del pm Alessandro Chionna, salgono alle 10 il super testimone Beppe Pagano e, un'abbondante ora dopo, il suo ex datore di lavoro Gigi Sabani. «Sono qui come testimone» ha precisato Sabani, pronto a correre in Mediaset a Milano per firmare un nuovo contratto, pare con Retequattro. E' in forma il principe degli imitatori. E appena scende da una Lancia K nuova fiammante è subito show: «Volete Chionna? Eccolo: quando mi interrogava masticava sempre il chewing-gum, computerino sul tavolo (maledetto quel computerino), e poi "dai dimmelo, dai lo so che lo sai, dai..."». Sabani è chiamato a confermare un particolare. Beppe Pagano ha raccontato al pm del festival di Castracani, edizione '94, organizzato da Dino Vitola, per 22 anni manager di Sabani e amico di esponenti vip di Montecitorio: «Ho pagato 50 milioni per fare arrivare il mio protetto Joe Pede in finale e 30 per arrivare secondo. Tornando a casa in auto l'ho detto anche a Gigi, che non ne sapeva nulla». E Sabani, che prima aveva detto di non ricordarsi, ora l'avrebbe confermato. Davanti a mille microfoni, Beppe Pagano dichiara di essorsi trovato di fronte, oltre che a Chionna, anche a due carabinieri, collaboratori del pm milanese Giovanna Ichino, che già indaga sul Festival di Sanremo. «Non appena ho parlato di Castrocaro, l'interrogatorio è stato sospeso - spiega l'ex braccio destro di Sabani -. Sono certo che hanno telefonato alla dottoressa Ichino, lunedi devo presentarmi in procura a Milano». 11 fascicolo su Castrocaro passa quindi alla procura milanese. E a Chionna cosa rimane? «Ho fatto il nome di quattro politici - annuncia Pagano in un'improvvisata conferenza stampa -. Forlani, Mastella e De Mita. L'ultimo non posso dire chi ò. Una sera al ristorante, chiamano al telefono Valerio Merola. Lui risponde, poi ci dice: "Era Arnaldo Forlani, mi ha chiesto di procurargli compagnia". Per quanto riguarda Mastella, Dino Vitola ci aveva detto di fargli un "cadeau", cioè una ragazza. Gli serviva per conquistare favori. Ma Mastella non ne sapeva nulla. Per De Mita invece abbiamo organizzato a Nusco delle serate canore gratuite tra l'88 e l'89: c'erano i Ricchi e Pove- ri, Sabrina Salerno, Ivan Graziani e Alba Parietti. Sempre per lui, a Roma, mi sono occupato dei festeggiamenti per il compleanno della moglie o della figlia, non ricordo. Al piano bar Alberto Laurenti ed Enzo Ballarmi, tra gli invitati tutta la "scuderia" di Vitola, compresi Cutugno e Cristian. Tutto gratis, tutto per consentire al manager di ottenere spazio in tv per alcune trasmissioni». Lapidaria la replica di Forlani: «In questa storia ormai non si sa più dove finiscono i calunniatori e iniziano i cretini - dice l'ex segretario de -. Non ho mai conosciuto le persone di cui si sarebbe parlato a Biella e non ho, quindi, mai fatto qualsiasi raccomandazione in loro favore». Sull'identità del quarto politico, Pagano dice: «E' stato un personaggio importante della Rai sul finire degli Anni Ottanta». Si tratterebbe di Guglielmo Rositani, esponente di An. Tra Beppe Pagano e Gigi Sabani si chiude con un abbraccio davanti alle telecamere. Pace fatta? Macché. «Dobbiamo sempre chiarire un po' di cose - dice Sabani -. Perché tu mi hai comunque rovinato la vita». E Pagano: «D'accordo, troviamoci una volta in privato e parliamone insieme». Ma il procuratore Enrico Gumina getta acqua sul fuoco: «Per adesso non esiste alcun provvedimento nei confronti dei politici». Daniele Pasquarelli «Portavo a Nusco artisti e cantanti che si esibivano gratis in cambio di partecipazioni a show in tv» In alto Beppe Pagano, il superteste dell'inchiesta sulle modelle a luci rosse che ieri è stato di nuovo interrogato a Biella. A fianco Alba Parietti, tirata in ballo dall'ex collaboratore di Sabani