Caso Coiro«Il Csm lo mette fuori organico»

Caso Coirò Caso Coirò // Csm lo mette fuori organico ROMA. 11 Csm ha dato il via libera al passaggio di Michele Coirò al ministero di Grazia e Giustizia per assumere l'incarico di direttore generale del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP). L'assemblea plenaria di Palazzo dei Marescialli ha approvato ieri sera a larghissima maggioranza la yjroposta della III commissione referente di collocare il procuratore di Roma fuori dei ruolo organino della magistratura, onde consentire al Guardasigilli Giovanni Maria Flick di proporre al prossimo Consiglio dei ministri il conferimento del suddetto incarico. I voti favorevoli alla proposta sono stati 28 tra i quali quelli del vice-presidente Capotosti, del presidente della Cassazione Sgroi, del procuratore generale Zucconi Galli Fonseca. Uno il voto contrario, quello del consigliere laico (ex Lega) Franco Fumagalli. Tre le astensioni: quelle dei consiglieri laici Agostino Viviani, Sergio Fois (entrambi di Forza Italia) e Gian Vittorio Cabri (ex Lega). A seguito della decisione presa dal plenum, non avrà più seguito la proposta di trasferimento d'ufficio per incompatibilità funzionale formulata dalla 1 commissione referente. Lasciando Coirò la Procura di Roma, infatti, cade il fondamento dell'asserita incompatibilità funzionale. «A seguito della decisione presa - sono le parole con le quali il vice-presidente del Csm Piero Alberto Capotosti ha chiuso la seduta plenaria la procedura ex-articolo 2 è divenuta improcedibile». Come a dire che la pratica scaturita con riferimento al caso Cataldi e all'indagine della Procura di Milano sul caso Squillante verrà archiviata per quanto riguarda la posizione di Coirò. Il dibattito sulla proposta della III commissione referente è durato circa un'ora dopo una sospensione iniziale chiesta dal vice-presidente Capotosti «per informare il presidente Scalfaro ed avere il suo assenso a trattare preliminarmente la pratica». Al dibattito hanno assistito, senza intervenire, il magistrato interessato ed il suo difensore, il procuratore di Palermo Giancarlo Caselli. Al termine Coirò non ha voluto fare alcuna dichiarazione nel lasciare l'aula Vittorio Bachelet. [r. i.] Michele Coirò Michele Coirò

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