Mascarpone, ora cresce la paura

Mascarpone, ora cresce la paura La «Giglio» respinge le accuse. Indagati anche i medici: l'antidoto è arrivato tardi Mascarpone, ora cresce la paura le analisi confermano: il botulino era nel formaggio NAPOLI. Sale a nove il numero degli indagati nell'inchiesta sulla morte di Nicola Saggiomo, il ragazzo di 15 anni avvelenato dal mascarpone contaminato dal bacillo del botulino. Intanto, cinque ispettori della Sanità sono stati inviati a Reggio Emilia per effettuare un sopralluogo nello stabilimento «Giglio», dove è stata prodotta la partita incriminata e commercializzata con i marchi «Giglio», «Parmalat» e «Sol di Valle». La fabbrica è dotata di attrezzature all'avanguardia, ma non sembra esservi più dubbio: le analisi hanno confermato la presenza del botulino. Il mascarpone, dunque, è il vero colpevole, anche se l'associazione lattierocasearia si dice «scandalizzata» dal clamore attorno al caso: «La presenza della tossina non è mai stata rilevata nel latte e nei derivati». Ma la psicosi da botulismo non accenna a diminuire. Milone e Raspolli A PAG. 10

Persone citate: Milone

Luoghi citati: Napoli, Reggio Emilia