SETTEMBRE MUSICA Michel Petrucciani ossia grande jazz con un pianoforte di Leonardo Osella

SETTEMBRE MUSICA SETTEMBRE MUSICA Michel Petrucciani ossia grande jazz con un pianoforte Settembre Musica tocca questa sera uno dei suoi vertici più alti con il concerto di Michel Petrucciani. Il pianista francese - è nato a Orange nel 1962 ha una concezione assolutamente personale dell'interpretazione jazz che lo inserisce nell'Olimpo dei musicisti. Jazz di altissimo livello il suo, poiché abbina alla fantasia dell'improvvisazione e alla sorpresa di modulazioni e combinazioni timbriche una tecnica ferrea, un suono preciso, una pulizia dell'insieme degna dei più grandi pianisti classici. Lo spettacolo di Michel Petrucciani si terrà alle 21 nell'Auditorium Rai ed è di quelli da non perdere per nessun motivo. Si potrà così ammirare a volontà questo artista che, approdato in America nel 1982, ha avuto modo di collaborare con musicisti come Charles Lloyd, Wayne Shorter, Gii Goldstein, Pete Levin, Stanley Clarcke e Lenny White. La giornata di Settembre Musica prevede anche un invitante appuntamento pomeridiano, come sempre alle 17, nel Conservatorio in piazza Bodoni. E' la seconda «puntata» di un capitolo dedicato ai Concerti Brandeburghesi e alle Ouvertures di Bach, che segue a quella che si è già svolta ieri. Ne è interprete l'Orchestra barocca Academia Montis Regalis che, dopo la sua costituzione a Mondovì in seguito ai corsi di formazione organizzati dall'Istituto di musica antica Stanislao Corderò di Pamparato, ha bruciato rapidamente le tappe imponendosi per l'autorevolezza delle sue interpretazioni. Ha così richiamato sul suo podio importanti direttori come Ton Koopman, Jordi Savall, Luigi Mangiocavallo e Enrico Gatti, che la guiderà anche nel concerto di questa sera. Gatti, diplomato in violino barocco, è allievo di Chiara Il francese Petr ciani Banchini, insegna alla Schola Cantorum di Basilea e tra le altre benemerenze ha ottenuto nel 1994 il Premio internazionale del disco Antonio Vivaldi. I Concerti Brandeburghesi furono commissionati a Bach dal margravio Christian Ludwig per la sua cappella e, sulla scorta dei concerti grossi all'italiana di Corelli e Vivaldi, contrappongono un concertino (un gruppetto di strumenti solisti) al «tutti» orchestrale. Dopo la prima «smazzata» di ieri, stasera si completerà la serie con il primo, il secondo e il quarto. II primo (BWV 1046, in fa maggiore ha, fra le altre caratterizzazioni, la presenza del cosiddetto «violino piccolo», con i fiati contrapposti agli archi e alcune indulgenze allo stile francese (vedi la presenza del minuetto e della polonaise). Il secondo vede svettare su tutti una tromba piccola: strumento che all'epoca, non essendo dotato di pistoni, richiedeva esecutori addirittura eccezionali. Il quarto evidenzia soprattutto un violino e due flauti diritti d'eco. Completa il programma la Seconda delle Ouvertures (più note come Suites), la BWV 1067 in si minore, che comprende Preludio, Rondò, Sarabanda, due Bourrées, Polacca, Doppio, Minuetto e Badinerie. Da sottolineare che l'attenzione di questa edizione di Settembre Musica per Johann Sebastian Bach troverà degno coronamento domani pomeriggio alle 17, nella chiesa di Santa Rita, con la cosiddetta «Messa luterana» per organo, che avrà come esecutore l'olandese Leo van Doeselaar. Si tratta di dieci grandi corali incastonati tra un Preludio di apertura e una Fuga come conclusione: un monumento di alta ispirazione e di grande coerenza. Leonardo Osella Il francese Petrucciani

Luoghi citati: America, Basilea, Mondovì