«Non sapevamo niente»«Gravidanza nascosta fino all'ultimo mese»
Lui: «Mia figlia mi ha raccontato tante bugie Ma le ho parlato in ospedale e questa volta ha detto la verità» «Non sapevamo niente» Gravidanza nascosta fino all'ultimo IL DOLORE DEI NONNI Ri OBERTA Godio, la madre della ragazza, la descrive così: «E' ostinata e testarda. Ha sempre fatto tutto di testa sua. Una vera calabrese». E per un secondo alza la testa e guarda il marito. Lui, Claudio Grassia, dev'essere originario di quelle parti. Del fidanzato della figlia Giorgia dice con schiettezza: «Non lo sopportavo. Ma questo succedeva all'inizio della loro storia, due anni fa». E poi? «Poi, con il tempo, ho imparato ad apprezzarlo: gran lavoratore, di quelli che escono il mattino presto e tornano che è già buio. Certe sere, quando rincasava tardi con la sua tuta sporca, faceva tenerezza». Adesso è lui a cercare gli occhi della moglie, che dietro le lenti da miope nasconde il pianto disperato che la sta divorando dentro. In cucina, in questo alloggio all'ultimo piano di corso Montecucco 62, la tivù è accesa sulla pagina del televideo che racconta della neonata trovata a Torino, morta in un cestello della lavatrice. Quella neonata era loro nipote, la figlia della loro figlia. E loro neanche sapevano del suo concepimento. «Ma non è stata uccisa, non è morta soffocata» alza la voce il padre di Giorgia. Poi, quasi sottovoce, come se parlasse tra sé e sé: «E' stato un incidente». Un incidente? «Me lo ha detto Giorgia, stanotte in ospedale. L'unica volta, forse, in cui è stata sincera con me». La moglie lo rimprovera: «Dai, Claudio...». Lui si corregge («Scusatemi, la tensione mi fa esagerare»), e continua: «Ha fatto tutto da sola. Ha nascosto la gravidanza a noi e a quel poveraccio di Dino Bevilacqua, il suo convivente. E da sola ha anche partorito. Poi la neonata le è scivolata dalle mani, è caduta, avrà battuto la testa, non lo so. Comunque, è morta. A quel punto mia figlia, sotto choc, non ha capito più nulla. L'ha raccolta, l'ha messa in un sacchetto e, poi, nella lavatrice. L'ho recuperato io quel corpicino, dopo aver parlato con Dino all'ospedale. E il sacchetto era ben aperto, glielo posso giurare. Altro che soffocamento...». I genitori di Giorgia appaiono letteralmente stravolti, schiacciati dal peso di una tragedia che mai avrebbero immaginato potesse abbattersi proprio sulla loro famiglia. Storie come questa, Claudio Grassia pensava esistessero solo nei fascicoli di polizia raccolti nell'archivio della questura, il suo posto di lavoro. E adesso rivede come in un film la sua vita con Giorgia, diplomata perito aziendale e corrispondente in lingue estere e, per un anno, studentessa a Giurisprudenza. Ripete di averla ostacolata nel suo amore con Dino - 24 anni appena, e già sposato e separato, e padre di una bambina di sei anni avuta dall'ex moglie e di un bimbo di tre nato da una relazione occasionale - ma aggiunge anche: «Cerchi di capire. Un padre desidera tutto il bene del mondo per la propria figlia: vuole vederla sposata, con un buon lavoro, serena con se stessa e con il suo uomo». Ammette di averla ac- compagnata ad abortire in Inghilterra, lo scorso anno. Ma dice: «Quando ultimamente i ragazzi hanno trovato quell'alloggio in via Baveno li ho aiutati a metterlo in ordine: ho rivisto l'impianto elettrico e i bagni, ho dato il bianco alle stanze». E la gravidanza? Anche i genitori, come il fidanzato, sostengono di essere stati tenuti all'oscuro del feto che cresceva dentro la figlia. Non che non avessero avuto sospetti. Però... Roberta Godio trattiene a lungo il respiro, poi racconta che la tempestava di domande: «Glielo chiedevo praticamente ogni settimana: "Dimmi, Giorgia, sei in attesa?"». E lei? «Negava. Diceva che aveva dei problemi allo stomaco, che ingrassava a causa della pillola. Qualche giorno prima di Ferragosto era persino andata a farsi vedere al Martini Nuovo, e ci aveva mostrato il certificato del ginecologo: c'era scritto che soffriva di stipsi, non che fosse all'ottavo mese di gravidanza». Gianni Armand-Pilon Lei: «Sono sicura che tutto si chiarirà Non posso credere che quella piccola sia stata soffocata» Lui: «Mia figlia mi ha raccontato tante bugie Ma le ho parlato in ospedale e questa volta ha detto la verità» I genitori della mamma, Claudio Grassia e Roberta Godio arrivano in procura per essere interrogati. E' stato l'uomo a trovare il corpo senza vita della neonata
Persone citate: Claudio Grassia, Dino Bevilacqua, Gianni Armand-pilon, Godio, Roberta Godio
Luoghi citati: Inghilterra, Torino
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