Tolti chiede a Bianchi «Mettimi dietro le punte»

Tolti chiede a Bianchi «Mettimi dietro le punte» ROMA-DINAMO MOSCA Il ragazzo prodigio promette di battere i russi Tolti chiede a Bianchi «Mettimi dietro le punte» ROMA. Charter con serbatoi a secco. Partenza da Mosca che slitta: la Dinamo arriva all'hotel degli Aranci con 4 ore di ritardo e un'aria dimessa. «Grande squadra la Roma, il pari è il massimo obiettivo. Ma accetteremo la vittoria se vorranno regalarcela», sorride l'allenatore Golodets. Giura di essere sincero, che «la Roma è squadra dell' élite europea» e che «non può pretendere più di tanto dalla sua squadra decimata da squalifiche e infortuni». Pesa soprattutto l'assenza del centravanti Terekhin. La Dinamo è 4a in campionato dopo 27 turni e viene dalla sconfitta (3-2 con il Cska). In Uefa ha eliminato i finlandesi del Jazz pareggiando in casa (1-1) e vincendo in trasferta (3-1). Dire che è squadra catenacciara è esagerare, certo punta sul contropiede e tiene indietro il libero. Solo il nome di Annoni strappa un sorriso al tecnico: «Il calvo? Lo conosco bene. Ditegli che punteremo su di lui. Che contiamo su di lui per far gol. La sua presenza è un buon augurio». I russi hanno ottima memoria: nella coppa Uefa del '92-93 la Dinamo eliminò il Torino (vittoria per 2-1 in Italia e 0-0 a Mosca). Gol di Kasunov e Kuznetsov: il primo provocato proprio da un errore di Annoni. E a Mosca Arnioni fu espulso. Davvero il nome dell'ex granata sembra risvegliare il piccolo allenatore russo, ma forse è stanco per il lungo viaggio. Golodets, 60 anni, solo nello scorso campionato è stato promosso alla guida della piima squadra. La trasferta di Roma non lo scuote. Sull'altro fronte torna alla ribalta il caso Totti. A Carlos Bianchi, che lo considera punta vera, il ragazzo prodigio risponde sfrontato: «La mia posizione in campo è alle spalle delle punte. So che Sacchi mi segue e lo ringrazio. Anche se il mio primo obiettivo è far bene nella Roma, per l'azzurro c'è tempo. Intanto pensiamo a battere la Dinamo, non sarà facile». Formazione scontata: fuori Carboni (squalificato) e dentro Totti. Con il pubblico 12° giocatore: all'Olimpico questa sera saranno quasi 60 mila gli spettatori. Tra il debutto in campionato e questo avvio d'Uefa il cassiere conta più di 3 miliardi. Abbonamenti compresi. Sensi, senza fiato dopo la sconfitta in Coppa Italia, riprende a respirare. Ed eccoci a Carlos Bianchi: petto in fuori, grande sicurezza dopo il debutto vincente. La stessa mostrata anche neh" eliminazione in Coppa Italia. Viene dall'altra parte del mondo e confessa: «Mai affrontato una squadra russa da allenatore». Poi fruga nei ricordi e scopre immancabilmente che almeno un precedente europeo c'è, e a suo favore, in Coppa Campioni. «Un mio gol permise allo Strasburgo di eliminare, nei supplementari, il Dukla Praga. Il mio calcio internazionale era diverso, volavi per migliaia di chilometri, trovavi altitudini impossibili in Colombia, spesso sbalzi paurosi di temperatura. In Europa ho visto che il Bordeaux, in basso nelle classifiche francesi, ha poi battuto il Milan. Vuol dire che i valori sono livellati, che non si può sottovalutare nessuno». E la Dinamo? «L'ho vista in cassetta, ho ascoltato relazioni. Gioca a uomo e qui cerca un gol. Io non sono d'accordo». Piero Serantoni