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Miss Finlandia è nera, e le casse del Comune sono vuote LA LETTERA DI O.d.B. Egregio Signor Del Buono, lei crede veramente alla validità delle statistiche ed alla attendibilità dei sondaggi? lo, le confesso, ho molti dubbi in proposito e ritengo che i risultati di tali indagini siano spesso adulterati ad uso e consumo di interessi particolari non sempre evidenti ma esistenti, che ovviamente influenzano l'opinione pubblica nelle sue scelte e nei suoi comportamenti. Stento molto a credere, per esempio, che sia precipitata negli ultimi anni l'abitudine, la voglia italica di fare figli... Nello La Nave, Torino GENTILE signor La Nave, a proposito della validità delle statistiche e dell'attendibilità dei sondaggi condivido i suoi dubbi. Troppo facile si presenta la falsificazione del loro vero significato. Ma credo che lei sbagli nel citare l'esempio del calo delle nascite. A mia volta, non accetto le conclusioni a cui lei vorrebbe arrivare. L'anagrafe può compiere errori, ma questo non cambia la sua validità e la sua attendibilità. Lei insiste, gentile signor La Nave: «Le assicuro con la massima precisione che, viaggiando molto per turismo, ovunque vada, incontro miriadi di bambini, dai lattanti agli scolaretti, e questo in ogni stagione, al Nord come al Sud, in montagna come al mare. Incontro anche tanti giovani e giovanetti. E allora? Magari ci sarà un calo rispetto a vent'anni or L'ananonsulle n grafe bara ascite sono e ci si sposa meno, ma di figli se ne fanno ancora, eccome, anche se non tutti i genitori li mandano a scuola! Ringraziandola per la cortese attenzione, gradirei un suo parere in merito...». Fraintendo o nella sua lettera s'insinua una certa insofferenza nei riguardi dei bambini, i giovani e i giovanetti che lei incontra nei suoi viaggi per turismo? Il calo c'è stato davvero. Non so se alla fine di quest'anno verrà registrato qualche mutamento, se la tendenza a calare verrà giudicata esaurita o se si potrà prendere in considerazione un diverso andamento, ma per ora le sue osservazioni di cui mi assicura la massima precisione, sono, per forza di cose, relative, perché effettuate su un campione troppo piccolo. Potrei assicurarle con la massima precisione che, ovunque io vada, incontro miriadi di vecchi, miei coetanei. L'anagrafe ci dà semplici, inequivocaboli, anche brutali cifre, non speculazioni né previsioni. A quale losco scopo, per quale sinistro interesse le autorità dovrebbero convincerci che siamo scesi a crescita zero o peggio? Giocano con l'inflazione e la recessione per nascondere il marasma economico e l'incapacità amministrativa, ma dal barare nel calcolo di nascite e morti, cosa gliene verrebbe? Oreste del Buono L'anagrafe non bara sulle nascite