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Clinton premia l'eroina della Resistenza Ginetta Sagan, perseguitata dai fascisti, si batte da 30 anni per i diritti umani Clinton premia l'eroina della Resistenza A una milanese la medaglia della Libertà americana LA PALADINA DEI DIRITTI UWASHINGTON N'eroina della resistenza in Italia, Ginetta Sagan, ha ricevuto la medaglia della Libertà americana. «Questa - ha sottolineato il presidente Clinton nel consegnare la decorazione - è la più alta onoreficenza che la nostra nazione possa assegnare a un cittadino». Nata in Italia, Ginetta Sagan è oggi cittadina degli Stati Uniti dove è stata, nel 1967, tra i fondatori della sezione di Amnesty International. Ha sostenuto battaglie per i diritti civili in tutto il mondo. Per sua iniziativa viene inaugurata oggi a Washington, nella Rotonda del Congresso, una mostra fotografica sponsorizzata da Amnesty In¬ ternational e dall'ambasciata d'Italia. E' intitolata «Bambini di guerra». A Milano, dove è cresciuta, Ginetta Sagan era soprannominata «Sole» per il suo incrollabile buonumore. Figlia di padre cattolico e di madre ebrea, subì da bambina la discriminzione razziale sotto il fascismo. Nel 1943, a sedici anni, tornando un giorno da scuola, scoprì che i genitori erano stati arrestati. Il padre venne passato sommariamente per le armi il giorno stesso. Della madre, mandata ad Auschwitz, non si seppe più nulla. Durante gli ultimi due anni di guerra Ginetta lavorò per la Resistenza in un'orga¬ nizzazione clandestina, specializzata nel portare in salvo all'estero gli ebrei e gli antifascisti perseguitati. Nel 1945 fu catturata e torturata dai fascisti. «Una sera - ha raccontato - la porta della mia cella si aprì e una mano sconosciuta mi allungò una pagnotta e una scatola di fiammiferi in cui era nascosto un biglietto con una sola parola: coraggio». Quell'episodio fu per lei una rivelazione: bisognava avere coraggio per sopravvivere, per fare udire la propria voce in difesa di quanti sarebbero stati, come lei, vittime della prepotenza. Diventata cittadina americana Ginetta Sagan si sarebbe infatti battuta per difendere i diritti delle minoranze. [Ansa]