Ondata di vendite dall'estero, il titolo sospeso tre volte. Berlanda riconvoca i vertici Olivetti il giorno più nero in Borsa

Ondata di vendite dall'estero, il titolo sospeso tre volte. Berlanda riconvoca i vertici Ondata di vendite dall'estero, il titolo sospeso tre volte. Berlanda riconvoca i vertici Olivetti, il giorno più nero in Borsa Perso il20% e «bruciati» 530 miliardi. Voci di licenziamenti MILANO. Un lunedì nero, il più nero nella storia dell'Olivetti. Comincia la mattina presto con le voci che danno per certa l'uscita di scena del gruppo dall'informatica, continua tra smentite e annunci di incontri con governo e sindacati, passa attraverso la via crucis della Borsa dove il titolo, appena riammesso dopo due giorni di sospensione, crolla del 20% abbondante bruciando in meno di otto ore qualcosa come 530 miliardi di capitalizzazione. E finisce con la Consob di Enzo Berlanda che chiede di ricevere entro oggi dal vertice Olivetti nuove integrazioni, nuove risposte - sette, per l'esattezza - sui conti e sui criteri contabili della semestrale e programma altri incontri con l'amministratore Francesco Caio (in settimana) e con il collegio dei sindaci (la prossima settimana). «Si vedrà lunedì», avevano preannunciato venerdì sera gli uomini della Borsa, preoccupatissimi, dopo aver letto e riletto il lungo comunicato che la società aveva reso noto su richiesta della Consob. E così è stato. Nel lunedì della verifica, dopo gli scontri in consiglio tra l'ex presidente Carlo De Benedetti e Francesco Caio e poi, ancora, dopo il gravissimo scontro sui numeri della semestrale tra l'ex direttore generale Renzo Francesconi e lo stesso Caio, il mercato ha emesso la sua prima, per ora inappellabile, sentenza: vendere, vendere, vendere. Qualcosa come 54 milioni di titoli ceduti a tutto spiano. Vende soprattutto l'estero, i fondi Usa, quelli inglesi e banche importanti come Paribas, la più attiva a sbarazzarsi di Olivetti. A fermare l'emorragia non bastano le sospensioni tecniche decretate per eccesso di ribasso dal Consiglio di Borsa e gli allargamenti (prima dal 10% al 15%, poi dal 15% al 20%, fino al 22%, scendendo sotto le 600 lire) delle bande di oscillazione del prezzo. Tra uno stop e l'altro, mentre sui terminali si affollano gli ordini di vendita, le telefonate si sprecano: «Cosa succede? E' vero che Caio è a Londra a spiegare agli investitori esteri il futuro della società? Cosa dicono i sindacati? E il mini- stro dell'Industria?». Dalle agenzie stampa rimbalzano voci, annunci e smentite. Caio, dicono, è a Londra per incontrare i clienti Olivetti inglesi: mah? Caio, aggiungono, vedrà domani il ministro Bersani. E i sindacati, i più preoccupati di tutti, dopo aver chiesto un incontro urgente con l'amministratore, fanno filtrare la terribile voce: potrebbero essere 5 mila i licenziamenti, come dire, azzerata di netto tutta la parte informatica. Solo a sera, a Borsa chiusa, la voce viene in parte ridimensionata. A farlo, è lo stesso Caio che rende nota una lettera ai dipendenti nella quale si ridisegna la struttura dell'Olivetti del futuro, un futuro, ammette, «che ha in serbo un grande e, diciamolo pure, faticoso lavoro». Addio o quasi ai personal: l'area dei pc («Nella quale non è realistico che l'Olivetti possa avere l'ambizione di diventare un leader»), si legge nella lettera, è «da presidiare, difendere e valorizzare». Le potenzialità della nuova Olivetti, aggiunge Caio, andranno espresse «sul fronte dei grandi clienti dove siamo leader in Europa»: nei prodotti per ufficio della Lexicon («Le sue potenzialità vanno però adeguate al mutato quadro competitivo»), in Infostrada («Andrà sviluppata in un'ottica di servizi di rete»), nei telefonini di Omnitel dove si procederà «sulla strada già tracciata». Arriva a sera, la lettera di Caio. Quando il peggio, almeno in Borsa, è archiviato tra sospensioni, aperture, nuovi stop, nuove riaperture. Ore e ore di stress davanti ai terminali di Borsa. Il primo stop è alle 9 di mattina, in preapertura, quando il titolo crolla a 610 lire dalle precedenti 749,40. Il secondo alle 11, quando il tonfo è del 19,2% e l'azione tocca le 605 lire. Il terzo alle tre del pomeriggio quando Olivetti precipita a 600 lire, quasi il 22% in meno. L'ultimo stop dura più di un'ora e rende faticosissimo fissare a 603,3 lire la quotazione di riferimento dalla quale, se Dio vorrà, si ripartirà questa mattina. Un disastro. Compensato, si fa per dire, solo dal rialzo dei titoli Cir (+4,87%) trascinati dalle voci che in Francia sarebbe in corso ima specie di scalata alla controllata Cerus (proprietaria di Valeo) che porterebbe quattrini freschi nelle casse Cir: si vedrà. Intanto, in Italia, nemmeno ieri la Consob è rimasta a guardare. Non ha decretato, questa volta, alcuna sospensione del titolo: non era il caso, si fa capire, visto che il prezzo se non si formasse ufficialmente nella Borsa italiana finirebbe col formarsi da qualche altra parte, per esempio al green market di Londra come è avvenuto venerdì scorso. Massima allerta, comunque. E così, mentre continua il monitoraggio per verificare i movimenti sui titoli nei giorni dello scontro e verificare se c'è stata o no qualche insider, alle 16, durante la consueta riunione di commissione (dedicata, tra l'altro, alla discussione su uno dei regolamenti di Eurosim: quello dedicato alla concentrazione o no sul mercato) si è deciso di chiedere a Olivetti le sette precisazioni sui conti e di convocare prima Caio e poi i sindaci. Armando Zeni Caio ai dipendenti «L'area dei personal è da difendere» IL CROLLO ORA PER ORA Il titolo scende sotto le 600 lire, perde il 20,6%. Scatta un'altra sospensione. parametri di oscillazione passano al 22%, ma non si riesce a fissare il prezzo per il titolo. prezzo ufficiale del titolo viene fissato a 617 lire, quello di riferimento a 603,3. Industria?». Dalle agenzie rimbalzano voci, annunci e . Caio, dicono, è a Londra ntrare i clienti Olivetti inh? Caio, aggiungono, vedrà l ministro Bersani. E i sinpiù preoccupati di tutti, dochiesto un incontro urgente ministratore, fanno filtrare ile voce: potrebbero essere licenziamenti, come dire, di netto tutta la parte ina. Solo a sera, a Borsa chiuce viene in parte ridimenA farlo, è Caio che renedeamdrodchnnddangrEdvq«M. jt A sinistra M. Carlo De Benedetti jt a destra il figlio Rodolfo Il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani

Luoghi citati: Europa, Francia, Italia, Londra, Milano