Fiorentina pasticciona, l'uruguaiano si fa in quattro e il Vicenza espugna il Franchi Otero ruba lo scettro a Batigol

Fiorentina pasticciona, l'uruguaiano si fa in quattro e il Vicenza espugna il Franchi Fiorentina pasticciona, l'uruguaiano si fa in quattro e il Vicenza espugna il Franchi Otero ruba lo scettro a Batigol Guidolin, lezione di tattica FIRENZE. Stadio Artemio Franchi, ore 16, nella curva viola si apre uno striscione: «Grazie ragazzi, ora sappiamo cosa vuol dire essere grandi». Stesso stadio, mancano pochi minuti alle 18, dal settore in cui sono stipati i tifosi vicentini si leva un grido di scherno: «Serie B, serie B». Nel mezzo, una gara esemplare della squadra di Guidolin, ed un'altra disastrosa, quella della Fiorentina. E' il giorno di un ragazzo uruguaiano che guadagna un decimo rispetto ai fenomeni del gol. Il Vicenza lo ha pagato meno di 2 miliardi, ma lui, davanti al re dei bomber Gabriel Omar Batistuta, per quattro volte supera Toldo, uno dei portieri della nostra Nazionale. Il suo nome è Marcelo Otero, la sua fama è legata ai gol segnati l'anno scorso in Italia e ancora prima in Uruguay, proprio davanti a Batistuta in una Coppa America vinta dal suo Uruguay. Otero è l'uomo della domenica, il grande personaggio della prima giornata di campionato. Dietro di lui, che sogna di diventare il nuovo Paolo Rossi vicentino, c'è la squadra di Guidolin. Un manipolo di irriducibili galli da combattimento. Sono così assatanati che sul pallone arrivano in due, in tre e finiscono a volte per scontrarsi. Lo scorso anno la sua squadra era un miracolo, adesso è un inferno per chi la incontra. E questa volta è successo alla Fiorentina, la bella di questa estate. Aveva vinto la Supercoppa a San Siro contro il Milan, aveva superato in agilità (anche se dimezzata) il turno di Coppa Italia, aveva portato Batistuta sulle prime pagine di tutti i giornali, rotocalchi compresi. In tanti, da Platini a Lippi, da Ulivieri a Tabarez, l'avevano inserita nel gruppetto delle favorite al titolo. Una gara e... flop, tutti a bocca aperta. I viola naufragano, mancanza d'ossigeno e di idee. Un disastro generale, da Ranieri all'ultimo giocatore. Un tracollo difensivo, con Amoruso letteralmente stravolto da Otero e dai propri errori, con Carnasciali che esce al 17' della ripresa per fallo da ultimo uomo, con Falcone che a metà della ripresa finisce preda dei crampi (incredibile a questo punto della stagione).. Mentre Guidolin ha presentato il solito collaudatissimo Vicenza, Ranieri ha modificato almeno cinque volte la sua squadra. E' partito con un trio di difensori centrali, con Carnasciali e Cois avanzati sulle due fasce, è tornato al 4-4-2, ha chiuso (dopo altri tentativi) con un 3-3-3. Insomma, nel caos più completo. Nessuno si è salvato, neppure il centrocampo, dove Rui Costa è apparso decisamente fuori forma. Neppure in attacco, con Batistuta che colpisce la traversa su punizione, che offre la palla-gol a Oliveira, ma che sbaglia una facile occasione che avrebbe portato i viola sui 2-2. Sei gol, dunque, in una gara che sicuramente non è stata avara di spettacolo. Il Vicenza che tutti aspettavano guardingo, invece, è partito come scagliato da una fionda. Pressing a centrocampo, palle rubate e via, verso Otero e Cornacchini. Maurizio Rossi sulla fascia destra a far arretrare Cois. La Fiorentina ha subito annaspato. All'8' è già gol. D'Ignazio è partito sulla fascia sinistra, cross, Otero ha anticipato tutti e di testa ha messo dentro. Al 27' è arrivato il raddoppio: pallone quasi innocuo verso l'area viola, Amoruso che ha lasciato passare la palla, convinto di avere alle spalle solo il compagno Toldo. Invece c'era anche Otero, e l'uruguaiano non ha perdonato l'errore. A questo punto è apparsa, per un attimo, la Fiorentina di agosto. Come se si fosse svegliata. Così al 36' è stato Batistuta complice una deviazione di Sartor, a dimezzare lo svantaggio. Punizione battuta da Rui Costa, testa dell'argentino, testa di Sartor e 1-2. Al 45' Schwarz ha centrato il palo con un gran tiro da fuori area, l'unico acuto della sua gara. Nella ripresa la grande occasione per Batistuta è arrivata al 9', ma il bomber argentino, solo davanti a Mondini, ha tirato sul portiere. Tredici minuti ed Otero è arrivato al suo terzo gol, dopo una punizione di Mendez. Oliveira al 35' ha restituito un pizzico di speranza ai viola con un gran gol dal limite. Ma a tempo scaduto è arrivato il calcio di rigore per un fallo netto di Schwarz su Marni. Dal dischetto Otero ha fatto il poker. Alessandro Rialti L'uruguaiano Otero realizza il primo dei suoi quattro gol. Sotto un deluso Ranieri

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