Una partenza a sorpresa

LA "MAGIA11 DI WEAH Weah firma il successo del Milan, che rimonta lo svantaggio col Verona Una partenza a sorpresa Juve bloccata, Fiorentina ko in casa ANNUNCIATO dallo scivolone della Lazio a Bologna, il botto della prima giornata arriva da Firenze. Il Vicenza dell'intrepido Otero travolge la Fiorentina, che non più tardi del 25 agosto, a San Siro, aveva conteso vittoriosamente la supercoppa di Lega al Milan. Un risultato clamoroso nell'involucro, 4-2, ma non nel contenuto: almeno questa volta, almeno per come sono andate le cose. E così, il campionato si concede subilo un piccolo grande colpo di teatro. Il pareggio della Juve a Reggio Emilia non regge il confronto sul piano emotivo, visti i sentieri scelti dal destino per arrivarci fra traverse e sprechi. Vola il Parma di Ancelotti, con Chiesa al servizio di Zola, e viceversa, dilaga il Milan a capo di una esibizione tutt'altro che esaltante, compie il suo dovere la Roma contro il Piacenza, svetta l'Inter a Udine, una vittoria cruciale, per il tipo d'avversario, per l'autore del gol partita (Sforza, il cocco di Hodgson) e per la spuma d'euforia che solleva: ma il fallacelo di Fresi su Stroppa (perone fratturato) era da espulsione, caro Ceccarini. Paga, la Fiorentina, la straordinaria vendemmia di Otero (4 gol) e una fragilità difensiva che le assenze di Padalino e Serena contribuiscono a rendere allarmante. Sarà un caso, ma bloccato Batistuta, i meccanismi s'inceppano e le crepe si allargano. Non vorremmo, inoltre, che il record di abbonamenti e il prestigioso trofeo soffiato al Milan avessero dato alla testa a qualcuno. La squadra di Guidolin è la bestia nera di Ranieri: già la scorsa stagione gliele aveva suonate a Vicenza e al Meinorial Cecchi Gori e, sempre a Firenze, l'aveva bloccato sul pareggio. Capricci del calcio: quelle che per noi, e per molti, erano le orchestre più avanti nel gioco e nella preparazione, l'una, la Fiorentina, è franata in casa, l'altra, la Juve, ha dovuto accontentarsi di un punto. Quel Boksic, così elegante nel sottrarsi alle scudisciate dei cerberi di turno, continua a sprecare troppo. Alla Lazio, in compenso, c'è già chi ha chiesto la testa di Zeman e chi, come Signori, non ha gradito la panchina. Segnali sinistri. Cragnotti sbuffa. La piazza frigge. L'organico, però, è più debole. Le squadre del weekend inaugurale sono il Vicenza, naturalmente, e due neo-promosse, il fiammeggiante Bologna che spegne gli Zemaniani, e il volitivo Perugia delle allegre comari Gaucci fr Galeone, capace, niente meno, di bucare le gomme alla Sampdoria. Il Cagliari in salsa uruguagia sculaccia l'Atalanta di Lentini: ma le legnate sono degli italianissimi Pancaro e Muzzi. Il Milan, da parte sua, raccoglie più reti che gioco contro un Verona che sino a due minuti dal termine, recupero escluso, perdeva «solo» 2-1. Risolvono i singoli, Simone, appeso perennemente al codino di Baggio e alle ubbie di Savicevic, e Weah. Ci auguriamo di cuore che lo spaventoso gol del liberiano - a occhio, il più lungo della storia: da area ad area, più lungo, addirittura, di quello realizza- PUGILATO Tyson, cento secondi per mandare Seldon ko SERVIZIO A PAGINA 37 TENNIS Us Open alla Graf Seles battuta in 2 set SERVIZIO A PAGINA 36 to da Maradona agli inglesi e da Nicolino Berti a Monaco di Baviera - circoli al più presto nelle scuole e nei settori giovanili. Sono questi i gesti, le scalate che, patrimonio di pochi eletti, diventano, per le montagne che domano, e per il bieco conformismo che inceneriscono, ricchezza di tutti. D'accordo, il Verona era ormai in bolletta (di idee, di carburante), e nell'occasione molti dei suoi sono stati ingenui, ma Weah correva sospinto dal vento impetuoso della poesia, dal motore ruggente dell'eresia, incurante di gabbie, frecce, gessi, lavagne. Impiegato in appoggio alle punte, Robertino Baggio si offre in edizione decisamente risparmiosa. Va a segno per ultimo, dopo aver fatto da bersaglio alla becera mira di quei lazzaroni degli ultra veronesi (un pugno, per fortuna). Domani, intanto, è già tempo di coppe. Tocca al quartetto Uefa Rischia soprattutto la Lazio, a Lens. Roberto Beccanti™ Per la Sampdoria il cammino è già in salita ^WEAH 1 CORINI f^^^T^gs^ . LA "MAGIA11 DI WEAH L'AZIONE DURA 15" AL 42' DEL SECONDO TEMPO GREGORY Per la Sampdoria il cammino è già in salita