Il sindacato di polizia «Rinforzi mai arrivati» di G. San.

Ha 26 anni: l'animale è scivolato trascinandola a terra, gravi fratture alla testa e al torace Dibattito sull'ordine pubblico: il governo smentisce Il sindacato di polizia «Rinforzi mai arrivati» I rinforzi di polizia a Torino? Non sono mai arrivati. E se la gente ha l'impressione che in città circolino più volanti, è soltanto dovuto al fatto che il questore ha tolto uomini ad altri settori». La denuncia arriva dal Siulp, il sindacato di polizia. L'ha lanciata ieri dalla Festa dell'Unità, il segretario Eugenio Bravo. In parte smentito dal sottosegretario agli Interni, Nicola Smisi («A me risulta che siano stati inviati. Verificherò») e da Carlo Verrà, del comitato «Quadrilatero romano»: «Da quando ci sono i camper delle forze dell'ordine a Porta Palazzo si incomincia a vivere». Al dibattito su «Sicurezza dei cittadini e ordine pubblico» ha partecipato un nutrito gruppo di oratori: il presidente del Consiglio comunale, Carpanini, l'assessore municipale Prele, il magistrato Gianfrotta, il presidente del comitato San Calvario e l'ex presidente del quartiere Garrone, Innocenti,, il segretario Cgil, Scudiere, oltre, al rappresentante del Siulp, Bravo. Un dibattito serrato, concluso dal rappresentante del governo, Sinisi. Innocenti ha rilanciato l'ipotesi di referendum abrogativo della legge Merlin, per «eliminare da strade ridotte ad un bordello a cielo aperto, i crimini del meretricio». Carpanini ha eccepito, sostenendo che la riapertura delle case di tolleranza non servirebbe a nulla: «C'è invece bisogno di una nuova legge sull'immigrazione, che renda praticabile l'espulsione di chi delinque, perché le attuali norme sono una burla». Ancora discorsi sulla necessità di perseguire quei 1500-2000 (su 45 mila) exracomunitari che commettono reati, poi le parole di Smisi, per dire che il governo sta preparando un progetto. Con ima conclusione: «La sicurezza, i diritti e i doveri hanno un costo». Di qui l'appello a Torino e al Paese («Da San Salvarlo a Trapani»): per ottenere risultati sono necessari sacrifici: «Un passo indietro per poi farne molti avanti». [g. san.]

Persone citate: Carlo Verrà, Carpanini, Eugenio Bravo, Gianfrotta, Merlin, Nicola Smisi, Prele, Scudiere, Sinisi

Luoghi citati: Torino, Trapani