Gran folla in piazza San Carlo per vedere i modelli storici giunti da tutta Europa Sfilano le vecchie signore Lancia di Emanuela Minucci

Gran folla in piazza San Carlo per vedere i modelli storici giunti da tutta Europa Gran folla in piazza San Carlo per vedere i modelli storici giunti da tutta Europa Sfilano le vecchie signore Lancia In 7 mila alla festa dei 90 anni I 90 anni della Lancia come i 90 minuti dell'Italia in finale ai mondiali: con una piazza San Carlo gremita di almeno settemila persone. Tutti intenti a tifare - anziché per i gol di Baggio - per quei gioielli che hanno fatto la storia dell'auto. Ecco il momento più atteso del Lancia-day: oltre cento modelli (il primo datato 1908, ma sfavillante come appena uscito dagli stabilimenti) che sfilano per due ore sotto gli occhi di una folla ammirata. Padri di famiglia con il bambino a cavalcioni sulle spalle, ragazzini appassionati di motori, ma pure tanta gente comune, signore eleganti che si interrogano su quanto può valere la «D 24» (in realtà inestimabile) o l'affascinante Dilambda coupé, protagonista di tanti film in bianco e nero. E poi gli anziani. Quanto si commuovono a vedere sfilare l'auto con cui magari hanno conquistato la signora che hanno sottobraccio: «Grazie a una Flaminia come quella - ricorda, indicando il palco, Giorgio Ferraresi 79 anni - ho potuto dare un passaggio a mia moglie. Chissà se in bicicletta avrei potuto conoscerla lo stesso...». Incalza Giovanni Lofasti, 76 anni: «Io invece sulla Fulvia Coupé ho fatto il viaggio di nozze: e le assicuro che è stato un viaggio indimenticabile e non soltanto perché si trattava della luna di miele. Un'auto così è stata dav- vero una grande compagna d'avventure...». In passerella, insieme con le vetture storiche, piloti soci del Lancia Club rigorosamente vestiti con abiti d'epoca (spolverini del 1920, tute sportive Anni Cinquanta). Saliti lì per magnificare le virtù del loro gioiellino insieme con il presentatore Ettore Andenna e l'esperto Venerio Molari. Gli applausi più sentiti li riscuotono la Lambda Torpedo settima serie e una Flavia 1500 Convertibile del 1963. Motivo dell'ultima ova¬ zione? E' l'unica vettura guidata da una donna. Questi i «premi simpatia» assegnati dal pubblico. Le altre coppe, quelle scelte dall'organizzazione vanno a quattro categorie: la vettura più antica (l'Alpha Sport del 1908, quella che ha vinto il prestigioso Gran Premio d'America); l'auto più datata con l'equipaggio più giovane (Aprilia Pininfarina spider del 1936); il modello che ha fatto più strada per partecipare al raduno (Astura spider quattro porte, arrivata dall'Inghilterra); e in¬ fine l'auto che ha vinto più gare (Epsilon del 1910). Il viaggio in Piemonte delle veterane a quattro ruote - con mèta piazza Castello - non è stato privo di imprevisti: sabato pomeriggio, al ritorno da Fobello (paese natale di Vincenzo Lancia), un'Augusta berlina del 1935 ha preso fuoco. In serata un'altra vettura, al Lingotto, ha urtato un idrante distruggendo il baule e provocando un getto d'acqua alto quattro piani che è durato oltre mezz'ora. Ma la kermesse finale dedi- cata ai 90 anni di Lancia non si è esaurita tutta nella sfilata di auto d'epoca: spettacoli d'animazione, balli, canti ed esibizioni musicali assortite hanno scandito la giornata e divertito il grande popolo di appassionati delle quattro ruote confluito sin dalle prime ore del mattino in piazza San Carlo. E alle 21, sul palco è salito a concludere la festa il piccolo grande uomo della canzone italiana: Bruno Lauzi. Emanuela Minucci Oltre cento modelli al compleanno della casa automobilistica E alla sera il concerto del cantautore Bruno Lauzi

Persone citate: Baggio, Bruno Lauzi, Ettore Andenna, Giorgio Ferraresi, Giovanni Lofasti, Pininfarina, Venerio Molari, Vincenzo Lancia

Luoghi citati: America, Aprilia, Europa, Fobello, Inghilterra, Italia, Piemonte