Parolaio di Pierluigi Battista

Parolaio Parolaio MOGLI E BUOI. Sul Corriere della Sera Maria Antonietta Macciocchi confessa di preferire la «moglie di un intellettuale francese, in genere più colta e più duttile di quella italiana». Poi esprime in due rate la sua illimitata stima per un notissimo semiologo italiano. Uno: «Alba Parietti esporrà le sue pighe proprio a fianco di Umberto Eco che ha già tanto nobilitato il senso dei suoi due cocomeri liftati». E due: «Philippe Sollers definiva sua moglie Julia Kristeva "la linguista che nel mondo ha spinto più avanti questa scienza" (alla barba di Eco!)». Infine spara un colpo per colpirne due: «Carmen Llera che purtroppo, ahimè, scrive in italiano. Molto pubblicizzata per la sua ultima "opera" dall'editore, con la frase di un'altra mogh'e famosa, la Palombelli sposa del sindaco di Roma che, leggendo quel miscuglio, ha scritto su Repubblica che in Carmen si ritrova in pieno Moravia... nel suo rapporto con Roma». Cocomeri liftati. Alla barba. Purtroppo, ahimè. MAGISTRA VITAE. Raccontano di un Achille Occhetto molto loquace alla Festa dell'Unità di Modena. Tanto loquace da affrontare, assieme all'inviato del Giornale, il tema spinoso del «revisionismo» storiografico e degli orrori dimenticati. A un certo punto l'ex segretario del pds si mette a dire: «Sappiamo benissimo che, in una guerra, ci sono rappresaglie, ci sono eccidi giusti e ci sono eccidi dovuti anche a persone esaltate». Sapremo tutti «benissimo», ma è così difficile cercare di sapere da Occhetto a quali misteriosi «eccidi giusti» ha volu- Indro Montanellto alludere? Giustamente. CONSIGLI PER GLI ACQUISTI. Anche Indro Montanelli sbaglia. La clamorosa rivelazione affiora in una risposta fornita dal più grande dei giornalisti italiani viventi a una lettrice che sul Corriere della Sera chiedeva lumi sui libri di storia utili per capire taluni passaggi della vicenda patria. Come risponde infatti Montanelli? Intanto segnalando L'Italia della disfatta e L'Italia della guerra civile («anche se dirlo non spetterebbe a me che ne sono, con Mario Cervi, l'autore»: ma intanto l'ha detto). Per poi proseguire: «Se leggi quei due volumi e gli altri che li seguono fino all'Italia degli anni di I piombo, un quadro dell'Italia I contemporanea te lo fai». Non Rossana Rossan un solo libro, ma praticamente l'opera omnia firmata Montanelli (e Cervi), il medesimo Montanelli suggerisce alla lettrice. Uno spot autopromozionale: anche Montanelli, almeno una volta, ha sbagliato. C'ERA UNA VOLTA Perché gli intellettuali di sinistra hanno manifestato un certo «disagio» osando nientemeno atteggiamenti irriverenti tanto che non c'è «manifestazione o situazione che non sia stata bersagliata, spesso dalle critiche, talvolta dal dileggio, in qualche caso dall'insulto»? Lo spiega Corrado Augias sull'Unità il perché. Intanto perché quegli ingrati di intellettuali sono pur sempre «tendenzialmente infedeli»: «a meno di non essere congniamente ripagati». Questione di pagnotta, infedeli che non sono altro. Ma anche questione di «anticomunismo viscerale»: «gioca infine una sua parte quella vecchia antipatia che una volta si chiamava "anticomunismo viscerale"». Per fortuna che c'è Augias a re stituire la fragranza del linguaggio «di una volta» e a ricordare all'universo che gli intellettuali che mugugnano quando la sinistra è al potere restano pur sempre degli inguaribili anticomunisti viscerali. Eccesso di zelo. DOVE ANDREMO A FINIRE. Scrivendo del «dottor Ernesto Guevara de la Sema», Rossana Rossanda sul Manifesto deplora che il Che sia ((finito da attaccapanni per i modesti sogni e ancor più modesti rischi di un paio di generazioni europee e statunitensi». Aggiunge anche malinconicamente: «I giovani non leggono niente, dicono con tristezza le statistiche a e con soddisfazione i massmediologi». Si capisce che il lamento sulla mediocrità dei tempi suona meglio e più afflitto se rafforzato dall'additivo dell'indignazione, però sarebbe bello sapere almeno un nome di «massmediologo» che abbia accolto «con soddisfazione» il dato secondo cui «i giovani non leggono niente». Un nome. Un nome soltanto. A DELFI, A DELFI. Titolo, fedele al contenuto, di un articolo di Alberto Pasolini Zanelli apparso sul Giornale di martedì 3 settembre: «Clinton castigherà il Rais senza sparare». Pochissime ore dopo Clinton è partito con gli «spari». Profezie. Pierluigi Battista ndro Montanelli Rossana Rossanda

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