Soccorsa da un automobilista, ha fatto arrestare l'ex amore Per vendetta stupra la sua ex
Soccorsa da un automobilista, ha fatto arrestare l'ex amore Soccorsa da un automobilista, ha fatto arrestare l'ex amore Per vendetta stupra la sua ex Verbania: lei si getta dalla finestra VERBANIA. Ha invitato l'ex fidanzata a raggiungerlo nella sua abitazione, quasi certamente con il pretesto di volerle rendere, come sovente accade tra «ex», alcuni regali ricevuti in passato. Poi l'ha aggredita e violentata legandola su una sedia con alcune cinghie e fili elettrici. Inutili i tentativi della giovane (25 anni, di Verbania) di opporsi: l'ex fidanzato l'ha terrorizzata per alcune ore, minacciandola con un coltello e una pistola giocattolo, ma modificata in modo da renderla simile ad un'arma vera. Terrorizzata, non ha potuto urlare per chiedere aiuto. Quando finalmente è riuscita a divincolarsi, favorita da un attimo di disattenzione dell'aggressore, ha aperto una finestra dell'alloggio e si è gettata in strada. Qui ha chiesto aiuto e un automobilista l'ha raccolta e portata in ospedale. E' accaduto la scorsa notte in un appartamento di un condominio sulla collina del capoluogo verbanese. L'uomo, che è stato arrestato, si chiama Gennarino Ventriglia, ha 32 anni, ed abita nella frazione Trobaso in via Repubblica. Da tempo aveva una relazione con la ragazza, ma da alcuni mesi il rapporto si era incrinato. La giovane non ne voleva più sapere e aveva deciso di troncare. Forse è stato questo che ha fatto scattare nella mente dell'ex innamorato il desiderio della vendetta. La ragazza si è lasciata convincere ad andare da lui, probabilmente per un'ultima spiegazione o più verosimilmente per riavere l'anello e altri regali donati al Ventriglia. Invece si è trovata in balia del giovane per alcune ore, tanto è durato il suo incubo. A identificare l'aggressore e risalire al suo indirizzo - poco prima delle 3 di ieri mattina sono stati gli agenti di una volante della questura di Verbania. L'ispettore Bruno Carmosino e l'assistente capo Meli, coadiuvati da due agenti, erano stati allertati circa mezz'ora prima dai medici del Dea dell'o¬ spedale, che avevano prestato i primi soccorsi a una donna in evidente stato di choc, con ecchimosi e abrasioni su volto e braccia. L'ispettore e i suoi collaboratori hanno raggiunto in pochi minuti l'ospedale e qui, con l'aiuto dei medici, hanno interrogato la giovane. In lacrime ha raccontato tutto, fornendo particolari sufficienti all'identificazione dell'aggressore. Ventriglia, dopo aver cercato di negare, è stato smascherato dai gravi indizi trovati nel suo appartamento. Sul tavolo della cucina c'erano ancora le cinghie, i fili elettrici, il coltello e la pistola giocattolo descritti dalla ragazza: tutto l'armamentario servito al Ventriglia per attuare la sua «vendetta», rimuginata probabilmente da giorni. Gennarino Ventriglia - nei cui confronti risulterebbero precedenti denunce per atti contro la morale - è stato denunciato per sequestro di persona, violenza carnale, lesioni e minacce, e arrestato. Dopo la notte trascorsa in camera di sicurezza comparirà oggi davanti al magistrato per il primo interrogatorio. Un episodio, quello accaduto sulla collina del Lago Maggiore, che ripropone all'attenzione dell'opinione pubblica il drammatico tema della violenza nei confronti di donne e minori. Per incentivare un'intensa opera di prevenzione, la questura di Verbania ha invitato i cittadini a chiamare il « 113 Arcobaleno», il numero telefonico attivato su scala nazionale. Aristide Ronzoni Lui l'aveva invitata a casa con la scusa di restituirle alcuni oggetti L'ha minacciata con una pistola poi l'ha legata con filo elettrico Violenza contro le donne Per combatterla la Questura ha istituito il numero telefonico « 113 Arcobaleno»
Persone citate: Aristide Ronzoni, Bruno Carmosino, Meli, Ventriglia
Luoghi citati: Verbania
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