ALEX CONTRO TUTTI

ALEX CONTRO TUTTI ALEX CONTRO TUTTI Raymond, l'autore di Flash Gordon, Jungle Jim e l'Agente X 9: tre filmetti in risposta a Buck Rogers, Tarzan e Dick Tracy Sotto: Flash Gordon, il fumetto ideato per fronteggiare Buck Rogers L primo Syndicate nordamericano per la diffusione dei fumetti era stato, come mi pare d'aver già detto, l'International News Service fondato nel 1909 da William Randolph Hearst che, nonostante l'esibita patente di internazionalità, funzionava soprattutto come agenzia nazionale ad uso esclusivo della catena di giornali del Tycoon della carta stampata. Allo scoppio della prima guerra mondiale erano cominciati i guai a causa delle tendenze filotedesche di alcuni giornali della catena, a cui per ritorsione i governi inglese e francese avevano negato l'uso dei servizi telegrafici. Così verso la fine del 1915 Moses Koenisberg aveva creato una nuova agenzia, il King Features Syndicate, sempre appartenente all'organizzazione Hearst, ma con il compito di distribuire materiale artistico e letterario all'industria giornalistica. William Randolph Hearst era infatti convinto che rendendoli indipendenti dai giornali di sua proprietà i suoi servizi avrebbero potuto venire acquistati dai giornali di tutto il Cambista a Wall Street ma senza entusiasmo, fu «salvato» dalla crisi del 1929. Dovendo in qualche modo campare si diede con fortuna al disegno e diventò il più grande mondo, non solo da quelli nordamericani ma da quelli di qualsiasi altra nazione, conseguendo finalmente una vera diffusione internazionale. Il King Features Syndicate dominò massicciamente il mercato. Ma non era in grado di impedire la concorrenza, che cominciò presto a farsi viva a opera di capaci imprenditori non meno spregiudicati e fantasiosi di William Randolph Hearst come il Capitano Patterson e il Colonnello McCormick padroni del New York Daily News e del Chicago Tribune che avevano creato il gruppo Chicago Tribune - New York News Syndicate pronto ad arruolare nuovi talenti del disegno e anche a suggerir loro i temi da trattare, cercando di interpretare le esigenze del pubblico. Il disegnatore, considerato per il passato l'unico autore della striscia, ora era fiancheggiato da uno sceneggiatore e non era più un salariato del giornale o della catena di giornali a cui collaborava ma un dipendente del Syndicate. Il contratto fissava la durata del rapporto di lavoro e la percentuale che il disegnatore doveva ricevere in base alle vendite del materiale prodotto. Insomma, il disegnatore si arricchiva maggiormente nel momento stesso in cui veniva a subire una limitazione della libertà creativa. La standardizzazione dei modi di produrre un fumetto finiva naturalmente per portare a posizioni conservatrici miranti a non urtare la suscettibilità dell'enorme ma diversissima clientela mondiale. In questo senso, la concorrenza si rivelò provvidenziale per la sopravvivenza del genere minacciato dall'omologazione. Il contrattacco del King Features Syndicate all'attività della concorrenza portò, nel memorabile anno 1934, al lan¬ cio del più grande artista del fumetto contro tutti o quasi. Alex Raymond fu incaricato di fronteggiare le avventure spaziali di Buck Rogers (National Newspaper Syndicate, 1929) con quelle di Flash Gordon, le avventure esotiche di Tarzan (United Features Syndicate, 1929) con quelle di Jungle Jim e le avventure poliziesche di Dick Tracy (Chicago Tribune - New York News Syndicate, 1931) con quelle di Secret Agent X-9. Un exploit di qualità unico, mai tentato e mai riuscito dopo. Ma chi era Alex Raymond? Alexander Gille- spie Raymond era nato il 2 ottobre 1909 nei pressi di New York, a New Rochelle. Suo padre era un ingegnere e aveva incoraggiato la sua passione per il disegno che aveva cominciato a rivelarsi sugli otto anni. Aveva disegnato molto da allora, considerando il disegnare un divertimento, non un lavoro, tantomeno una professione. Così a vent'anni, conclusi gli studi, si era impiegato a Wall Street come agente di cambio senza particolare predisposizione per le contrattazioni in Borsa. Ma la crisi del 1929 aveva provveduto a togliergli il disagio di un'occupazione mal tollerata e gli aveva posto l'urgenza di trovare un altro modo di campare. Allora il disegno gli era finalmente apparso come una piccola speranza per cavarsela. A New Rochelle c'era una scuola d'arte. E fu il cartoonist Russ Vestover che prese a benvolere le prove di Alex Raymond e lo raccomandò al King Features Syndicate. L'esordio nel fumetto fu anonimo, ma vistoso. Alex Raymond fece l'assistente, ovvero il «negro», dei fratelli Young, Chic per la serie Blondie e Lyman per la serie Tim Tyler's Luck. E specialmente in questa serie, il contributo di Alex Raymond fu fondamentale. Tim Tyler's Luck è uno dei fumetti avventurosi più famosi anche in Italia, dove però non s'intitolò La fortuna di Tim Tyler, ma Le avventure di Cino e Franco. Infatti, sebbene la striscia avesse debuttato a puntate su vari giornali americani a parti¬ li disegnatore Alex Raymond: nacque vicino a New York, a New Rochelle, il 2 ottobre 1909 ted eatun quelle di re polizieicago Tris Syndica del maa, il diaggioro in cui tazione tandarrodurre lmente nserva la sua diverale. In za si ri la so re dal 13 agosto 1928 con un solo personaggio, l'autentico protagonista, il cui nome Tim e il cui cognome Tyler figuravano appunto nel titolo, Spud Slavins, l'amico che da tempo gli si era unito strada facendo come comprimario, meritava ormai di esser riconosciuto coprotagonista a tutti gli effetti. Il primo episodio della serie ad arrivare da noi fu «Sotto la bandiera del re della Giungla». Occupò a partire dal 30 dicembre 1933 le due pagine centrali del settimanale Topolino, ancora per poco di proprietà dell'editore Nerbini e, quindi, ancora per poco gratificato dagli stupendi colori di Nerbini, svarianti in giochi di rosa e azzurro addirittura toccanti. Passando alla Mondadori, Topolino non avrebbe mai più avuto colori simili. La scelta della pubblicazione di quell'episodio fu, ovviamente, casuale, ma Mario Nerbini, costretto a vendere e già meditante di impiegare i soldi Mondadori per il lancio di un altro giornale ancor più bello di Topolino, tutto di fumetti d'avventura, quel favoloso giornale che fu l'Avventuroso, ebbe comunque il merito di anticipare l'esplosione del talento di Alex Raymond. Non per nulla l'episodio «Sotto la bandiera del re della Giungla» è quello della serie in cui più si è esercitato il magistero del «negro» Alex Raymond. Le ripetute firme Lyman Young, implacabilmente applicate nei punti canonici delle strisce, ci disorientavano proponendoci l'enigma della diseguaglianza, il sospetto di mani diverse in azione. Si apprezzava l'opera di Lyman Young, ma si mettevano caso mai in dubbio le doti degli eventuali aiutanti. Ad ogni modo i nostri dubbi di neofiti erano destinati ad aumentare. Quando, infatti, il 14 ottobre 1934 arrivò in edicola il primo numero dell'avventuroso, si verificò un rivolgimento totale del mercato dei giornali per ragazzi italiani. Il nuovo giornale andò letteralmente a ruba. E restarono soprattutto sbalorditi gli ammiratori de Le avventure di Cino e Franco. Il primo fumetto che appariva nella prima pagina dell'Avventuroso aveva un incipit impegnativo. «La fine del mondo!» si proclamava. E venivano esibite manifestazioni di panico tra le popolazioni dell'Africa, dell'Asia e dell'America. L'eroe del fumetto Flash Gordon faceva la sua apparizione alla sesta vignetta. Una sobria ed errata didascalia informava, o, meglio, disinformava: «A bordo di un aereo transoceanico si trovano un ufficiale di polizia, Flash Gordon, e Dale Arden passeggera». In realtà, nel testo originale Flash Gordon era presentato come «Yale graduate and world renowned polo player», ma il traduttore della Nerbini, tra quello «Yale graduate» e quegli stivali da polo, aveva fatto un poco di confusione e aveva nominato Flash Gordon ufficiale di polizia. Un fatale sfondone che avrebbe avuto conseguenze internazionali. Comunque, al momento, non ci si accorse dello sbaglio. Lo dovevamo rilevare solo anni e anni dopo. Ma allora restammo confusi, oltre che dalla bellezza dei disegni delle avventure di Flash Gordon, dalla bellezza delle avventure di Jungle Jim come delle avventure di Secret Agent X-9, tutte firmate da Alex Raymond. E,tuttavia, come mai questo Alex Raymond disegnava come Lyman Young pari pari? Chi era che copiava? Il sino ad allora sconosciuto Alex Raymond dal conosciuto Lyman Young, o viceversa? Oreste del Buono C