Bomba sulla spiaggia dei sogni
Bomba sulla spiaggia dei sogni GRECIA 11 Due bambini tedeschi stavano giocando vicino all'ordigno Bomba sulla spiaggia dei sogni Lindos: non scatta il timer, strage evitata ATENE NOSTRO SERVIZIO Solo un miracolo e lo sguardo acuto di una bagnante greca hanno impedito che l'oggetto rinvenuto da due ragazzini tedeschi generasse una tragedia su una delle spiagge più amate di Rodi, la baia sabbiosa che si apre sotto le splendenti rovine dell'Acropoli di Lindos. I due bambini stavano armeggiando attorno all'involto abbandonato da ignoti sotto un cespuglio quando la donna si è accorta di parti metalliche sporgenti che, a suo giudizio, non deponevano a favore dell'innocuità dell'oggetto. Polizia e artificieri, accorsi all'appello della donna, hanno disin- nescato più tardi, dopo aver fatto evacuare la spiaggia, l'ordigno ad orologeria nascosto sotto la carta d'imballo. Conteneva una quantità di esplosivo sufficiente per provocare non solo la morte dei bambini, ma anche il ferimento dei turisti che a quell'ora si crogiolavano al sole. Erano le 10 della mattina e rimane tuttora inspiegabile come il congegno, attualmente all'esame degli esperti, non fosse esploso alle ore 8 fissate sul timer. La stampa greca del pomeriggio ha dato scarsa evidenza al fatto forse preoccupata dal clima preelettorale che precede il voto del 22 settembre. Ma la psicosi dell'attentato è difficile da evitare a Rodi, una delle isole predilette dal turismo internazionale, dove la stagione si protrae fino a fine ottobre per via del clima favorevole. Ci si ricorda della serie di tre congegni rudimen¬ tali esplosi nel luglio del 1994, uno proprio a Lindos e gli altri due nella città di Rodi. Avevano causato il ferimento di alcuni passanti e il danneggiamento di automobili e a quel tempo erano stati interpretati come atti di ritorsione per sabotare il turismo dell'isola. In quanto ai mandanti, non ci voleva molto perché il pensiero diffidente dei greci si rivolgesse ad attivisti sbarcati dal continente asiatico. A quel tempo infatti una serie di attentati curdi aveva frenato bruscamente l'incremento delle frequentazioni estive sulle coste turche, mentre Ankara accusava Grecia e Cipro di essere in connivenza con i guerriglieri irredentisti del Pkk curdo di Ogalan. E' una pole¬ mica che, in assenza di prove concrete, si spegne periodicamente per riprendere ogni qual volta la tensione fra i due Paesi, alleati formali nella Nato ma non proprio amici, sale su questo mare in gran parte assegnato dal Trattato di Losanna alla sovranità greca. Quest'anno è accaduto a gennaio, con la crisi attorno all'isolotto Imia ed è continuato con varie rivendicazioni turche su cosiddette «zone grigie» non definite dal trattato. Ai greci cjuindi è risultato sospetto persino l'inatteso incagliamento, meno di un mese fa, della fregata turca Yavuz sull'arenile dell'isola di Kos. Minas Minassian Altri tre attentati terrorizzarono Rodi due estati fa /ATENE TURCHIA Mar Egao ROD Trianta- oFanes Komiros -*2^s, Kosktnou Faliraki w aia di Vltcha „.^o Mandritto •'oKastellos Embonas o Laici ° Kimarassi «Monolirhos [ D Pefkos JApolakia Ktotari I Afandou Kolimbic Tsambika Arhangelos o Haraki oSf*»? Lindos è uno dei centri più frequentati dell'isola di Rodi
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