La Mussolini si dimette: Fini despota di Fabio Martini

la Mussolini si dimette: Fini despota la Mussolini si dimette: Fini despota «Il mio presidente forse ha preso un colpo di sole» .:y. ---.y.-,.-y.-,^^ LA PASIONARIA «NERA» AROMA LESSANDRA Mussolini, una donna che usa spesso la clava, stavolta gioca sulla corda dell'ironia: «Senta un po': stamattina apro il Secolo d'Italia e leggo che Fini ha improvvisamente istituito un "comitato di coordinamento dell'esecutivo" di cui fanno parte 16 persone. Sa cosa ha fatto Fini? L'esecutivo è composto da 25 membri: di questi ne ha presi 16, per fare i coordinatori dei 25... Insomma, i coordinatori dei coordinatori! Ma questa, caro Gianfranco, è una presa in giro...». E finalmente sgorga l'invettiva più acida: «Viva la faccia di Bossi, quando vuole cacciare qualcuno lo fa con più chiarezza!». L'episodio che ha scatenato il furore della «pasionaria nera» e che ha indotto la Mussolini a dimettersi dall'esecutivo di An, è la decisione di Fini di creare al di sopra dell'organismo fidu- ciario - l'esecutivo - una sorta di «cupola», il comitato di coordinamento. Ne fanno parte i «soliti noti» (Tatarella, Gasparri, La Russa, Fiori, Storace, Tremaglia, Urso, Fisichella) e ne ò esclusa proprio la Mussolini. Onorevole, non sarà mica arrabbiata perché lei è fuori dalla «cupola»? «Ma no. Le pare corretto che uno debba apprendere dal giornale la nascita di un nuovo organismo, che fra l'altro non è previsto dallo Statuto del partito?». Suvvia, non scoprirà oggi che i partiti sono degli organismi dal potere accen- tratissimo? «No, non lo scopro oggi, ma non sarebbe stato assai più corretto se Fini avesse convocato l'esecutivo e avesse comunicato lì la sua intenzione di creare un organismo più ristretto?». Scusi, ma Fini non ha diritto a consultare le persone di cui si fida di più? «Ma certo: se voleva poteva sciogliere l'esecutivo e farne un altro: questo lo Statuto glielo consentiva. Ma nessuno di noi ha bisogno di un angelo custode, di un marcatore...». Semmai sorprende un fatto: il gruppo dirigente di An resta sempre lo stesso... «Sì, sono sempre gli stessi, a parte Roberto Tana dell'Iri». Ma è colpa di Fini se An manca di una classe dirigente? Lei crede che ci siano dei grandi cervelli fuori dei «magnifici 16»? «Guardi che è sbagliato anche dire "restano fuori". Fini è fur¬ bo perché se avesse fatto un nuovo esecutivo, avrebbe offeso qualcuno. E allora si è inventato i coordinatori che coordinano i coordinatori, i 16 che coordinano i 25, cioè loro stessi più i 9 esclusi. Ecco, sa come ci chiameremo da domani?». Prego, dica pure... «Saremo la banda dei nove!». Ma non si sapeva da tempo che Fini voleva qualche novità al vertice? «Questa decisione Fini l'avrà presa alle Hawaii, l'ennesimo colpo di sole». Ora che farà Alessandra Mussolini? Farà la guerra a Fini? «Vedremo. Una cosa Fini deve saperla: io non sono sola nella mia battaglia per la trasparenza del partito, che lui non si sogna neanche». Ma questo non è un vecchio refrain? Ogni tanto qualcuno dice che c'è fron¬ da a Fini, ma finita la sparata, nessuno - a parte Buontempo - ha il coraggio di fare l'opposizione. 0 no? «Sì è vero, oramai c'è una mancanza di dibattito. Fini si sta blindando con quattro gatti, sempre gli stessi. Peccato perché lui è un leader e avrebbe la forza per aprirsi, per rinnovare». Lei pensa di lasciare An? «Alessandra Mussolini si è dimessa dall'esecutivo, ma non lascia An». E gli amici di Fini cercano di smorzare subito i toni della polemica: «Capisco Alessandra, un'autorevole parlamentare che stimo - dice Ignazio La Russa - ma un organismo ristretto è essenziale». Meno allineato l'ex portavoce di Fini Francesco Storace: «Una decisione emotiva, ma avrà avuto i suoi motivi». Fabio Martini «Ha creato una cupola per coordinare i coordinatori: una presa in giro» Alessandra Mussolini esponente di Alleanza Nazionale

Luoghi citati: Hawaii, Italia