Miss la vigilia è delle mamme di Pierangelo Sapegno

Miss, la vigilia è delle mamme Salsomaggiore, archiviato il caso della candidata di colore si pensa alla finale di stasera Miss, la vigilia è delle mamme E Denny dopo le polemiche: voglio vincere SALSOMAGGIORE DAL NOSTRO INVIATO Dottore dottore, l'ha vista sua figlia? La mamma s'alza dalla panca e gli va incontro. Qui sono tutti dottori, come nell'Italia che andava in vacanza con la Seicento, e credeva che non ci fosse niente più nuovo del centrosinistra. Miss Italia dev'essere rimasta come allora, per questo ha qualcosa di patetico e un po' struggente insieme, perché intanto è tutto cambiato fuori, intorno e dentro di noi, e anche le ragazze sono tutte cambiate, e ora sono diventate delle spilungone che le devi chiedere che tempo fa lassù. Aspettando l'ultima sera, la signora sta seduta sulla panchina sotto le fresche frasche, guardando una statua, i fotografi che passano e i bambini che non sanno, divorandosi le unghie e pensando a sua figlia. Il giorno prima è quello delle mamme. Poi s'alza, la signora, quando vede uno di quelli con il cartellino e l'aria di chi adesso ci pensa lui. Per essere importanti, bisogna camminare puntando qualcosa. Una persona, un amico. Una porta. «Certo che l'ho vista. Tutto bene, stia tranquilla», dice lui. Probabilmente non sa neanche di chi parla. «Sa, qui sono tutte raccomandate», dice lei, e allora perché è stata eliminata ch'era alta quasi uno e ottanta, e non sa che fatica per una mamma, che miracolo, «per noi che in casa il più alto fa 1 e 74, lo zio Alfredo». L'altro ha un attimo di stupore. Solo un attimo. «Signora, tutte quelle che si chiamano Ambra sono state eliminate, lo sa?». Non c'entra niente, ma è stupendo. La signora lo guarda atterrita: «Ma mia figlia non si chiama Ambra». Però, è vero. Non sarà un'Ambra a vincere miss Italia. I nomi non è che contino molto, ma un po' di costume lo fanno, e se uno sfoglia l'elenco ci sono Suzan, Luana, qualche Manuela, Sonia, Virna e Sabrina, che sanno un po' di fotoromanzi e dell'Italia che c'era quando loro venivano al mondo. Poi, magari, vince l'unica Maria che c'è, Maria Mazza, da Napoli, ma venuta alla luce da Weenawken, negli Usa, che fa più choc, alta 1,75, cioè quasi normale, che studia legge e sogna di far la ballerina. Sua mamma, la signora Mazza, è una bella napoletana che non ha paura degli anni che passano, e allora sembra un po' strana qui dove gli anni sono come le misure, che bisogna sempre restringerle. Maria Mazza è come Denny Mendez, una che non dice mai grazie e per questo danno l'idea di saper quel che vogliono. Un tempo le miss sembravano le massaie dal panettiere, un chilo di biovette, grazie e anche un po' di grissini, ancora grazie mille. Chiedevano ringraziando. Adesso, uno conosce, che ne so, Alessandra Meloni o Gloria Zanin, due fra le ultime miss Italia, e scopre donne moderne, preparate, coscienti di quello che sono e di quello che vogliono. Gli psicologi, Diego Luparelli e Fulvio Carbone, che le hanno studiate per tutti questi giorni ripetono che «oggi sono più determinate delle loro sorelle maggiori, hanno più grinta, più sicurezza. Sono meno passive. Hanno uno spiccato senso critico, e considerano il concorso solo una vetrina da sfruttare senza essere sfruttate». Guardate Denny Mendez, la nera dello scandalo. Confessa di aver pianto, ammette pure che un po' di ragione ce l'ha anche Bob Krieger, il fotografo che l'ha bollata come una donna non italiana perché di colore. Però ripete candidamente: «So che è difficile, ma voglio vincere». Ora è arrivata anche sua mamma, e s'aggira nelle cantine del Palazzo, sotto, dove fanno le passerelle del mattino. Mamma Lidia, che pare ancora più fredda della figlia, dice: «Io sono contenta. Le polemiche non mi toccano. E comunque l'unica volta che io mi sono sentita diversa in Italia è stato a Montecatini, in un bar. Non per le parole. Ma per gli sguardi». Dev'essere che in questo mondo gli occhi contano più delle parole. Giù nelle cantine, c'è un'aria stanca come capita nei bunker dove aspettano sempre che finisca qualcosa là fuori, nel mondo degli altri. Era il nostro, prima di entrarci. Ora qui votano le miss minori, dicono così. Miss sorriso, miss immagine, miss moda mare. E in mezzo o ai lati di queste passerelle c'è tutta la confusione che fa questo concorso. Le truppe dei parenti e dei fidanzati, quelle dei playboy e delle guardie del corpo. E i drappelli dei cronisti. Diego Luparelli, psicologo, dice che sarebbe un branco da studiare molto interessante. Forse, più delle miss. Le mamme che cercano i giornalisti li chiamano tutti dottore. Loro hanno un cartellino davanti e camminano sempre puntando qualcosa. Se il dottore del Carlino corre a telefonare all'Alba, gli altri vanno tutti in fibrillazione. L'Alba verrà domani, gli dice, c magari tornerà con Bonaga, che i giornalisti hanno sempre chiamato filosofo, più per ammirazione che per invidia. Bonaga l'avrebbe fatto meravigliosamente il giornalista. Poi, i giornalisti rincorrono tutte le notizie della vigilia. Sei ragazze rimaste bloccate in ascensore salvate dai vigili del fuoco. «Avevamo avuto un attacco di fame», hanno confessato. «E scendevamo per andare a mangiare di nascosto». Miss Sardegna, Ilaria Murtas, è caduta dalle scale ed è finita in ospedale. E' uscita subito. Parteciperà alla finale. Le altre ragazze forse non lo sapevano che non s'era fatta niente, perché nel voto segreto fra di loro l'avevano eletta miss Italia. E alla fine 0 giorno della vigilia si consuma così. Sorridendo un po', di tutto e di tutti. Anche della mamma che scappa davanti al cronista. «La prego, la prego, non mi faccia domande». E perché? «Perché l'astrologo mi ha detto di non parlare con nessuno». Magnifico. C'è pure il cartomante che fa il futuro alle ragazze. Magari sarà un venditore di saponette, e l'avrà detto 80 volte, complimenti, sono davanti a miss Italia. Erano tutte contente. Pierangelo Sapegno Sotto il fotografo Bob Krieger, il giurato cacciato. A destra le prime vincitrici a Miss Italia