Un tesoro a casa del funzionario di Marco Marelli

Un tesoro a casa del funzionario Gioielli, orologi, quadri e droga. Adesso si cercano i complici a Como Un tesoro a casa del funzionario Aveva fatto sparire oltre 2 mila pacchi postali COMO. Controllore di se stesso, Alfonso Gatto, sessantaquattrenne funzionario delle Poste di Como, ha fatto sparire nel corso degli anni 2 mila pacchi e migliaia di lettere «fermo posta», refurtiva che gli agenti stanno recuperando in una «caccia al tesoro» iniziata mercoledì e non ancora terminata. L'uomo è stato arrestato per peculato e furto continuato. In quattro garage sono stati recuperati 80 quintali di refurtiva: la prova è il timbro postale sui pacchi che invece di essere recapitati ai legittimi proprietari sono stati fatti sparire dall'insospettabile travet, persona forse un po' scorbutica, come sostengono i suoi vicini di casa, ma irreprensibile sul posto di lavoro. All'insospettabile funzionario che, con i reati che gli contesta il pm Antonio Nalessa, sostituto procuratore di Como, rischia una condanna fino a 10 anni di carcere, gli agenti di Busto Arsizio sono giunti dopo il fermo, sull'autostrada dei Laghi, di un automobilista comasco che sulla patente di guida aveva una marca da ballo clamorosamente falsa. «Come falsa, se l'ho acquistata in una tabaccheria di Como?», la giustificazione dell'automobilista. E' stato il titolare della tabaccheria di Como a raccontare agli agenti: «Ne ho ritirate alcune da un funzionario delle Poste, bravissima persona, che mi disse di averle comperate in eccedenza, per cui mi aveva chiesto se per favore gliele potevo vendere». Nella casa di Gallo, gli agenti pensavano di trovare una tipografia clandestina. Hanno, invece, trovato un supermercato della refurtiva. Il primo di una serie. E poi altri tre. E non sembra essere finita in quanto sul taccuino dei poliziotti ci sono altri due indirizzi, a Cer- nobbio e a Menaggio, di altrettanti possibili depositi. Nei pacchi postali e nelle lettere «fermo posta» è stato trovato proprio di tutto: refurtiva in oro, orologi di gran inarca e Swatch, beni in oro e in argento, orecchini ed altri preziosi, piccoli elettrodomestici e finti De Chirico, confezioni di champagne e vini pregiati, materiale pornografico e stupefacenti (cocaina, eroina e hashish) spediti per lettera «fermo posta». L'uomo stamane sarà interrogato al carcere dal gip Marina Corti. Sinora non ha collaborato. A questo punto si cerca soprattutto di capire se può avere avuto, come sembra, dei complici. Ci si chiede anche che fine hanno fatto i reclami. Insomma, le Poste di Como, per quest'incredibile vicenda, sono nella bufera. Marco Marelli

Persone citate: Alfonso Gatto, Antonio Nalessa, De Chirico, Gallo, Gioielli

Luoghi citati: Busto Arsizio, Como, Menaggio