«Un amore immaturo»

ILJKACCUSE «Un amore immaturo» Dacquino: anche lei è vittima ILJKACCUSE DELLO PSICHIATRA E ROMA ROS e Thanatos, Amore e Morte. Ci sono periodi in cui il conflitto millenario fra i due istinti di base di uomini e donne tocca punte incredibili. Come in questa estate, che si sta chiudendo con l'ennesima tragedia che non si sa se definire dell'amore o dell'egoismo. ((Amore immaturo, assolutamente da criticare» lo definisce il professor Giacomo Dacquino, psichiatra, psicanalista e docente universitario, nonché autore di numerosi bestseller sull'amore e le patologie ad esso legate. L'ultimo, uscito quest'anno da Mondadori, ha un titolo che annuncia quasi un decalogo di «prevenzione» di fatti di cronaca come questo: «Paura d'amare, come evitare e superare i fallimenti affettivi». Professor Dacquino, l'uomo perde sempre più facilmente la testa. Che sia in crisi? «Possibile. E' un dato di fatto che il mio studio sia frequentato maggiormente da uomini che da donne. Ed è un dato di fatto, del resto, che la donna sia ora in una situazione di maggiore autonomia, economica e anche psicologica; non è più costretta a sopportare un uomo che non le va e 'scaricarlo" non le è dif- ficile. Ma l'uomo non sa ancora affrontare questi cambiamenti». E' corretto dire che questi uomini abbiano ucciso, o si siano uccisi, per amore? «No. Qui si deve parlare di immaturità affettiva. E' l'eterna questione di Eros e Thanatos, l'istinto amoroso e quello aggressivo. Freud diceva che la persona psicologicamente matura è quella che ha saputo "impastare" i due istinti. Quando l'uno integra e valorizza l'altro, l'amore smorza l'aggressività, e l'aggressività rende l'amore più grintoso. Quando non c'è questo equilibrio e la componente aggressiva prevale, la persona ama distruggendo...». E di questo giovane che si dà fuoco davanti alla fidanzata, che idea si è fatto? «Non avendolo visitato o avuto in cura non posso azzardare diagnosi precise, ma la platealità del gesto lascia pochi dubbi. Questo ragazzo aveva una aggressività enorme, che ha scaricato su se stesso e, insieme, sull'oggetto amato. Ha soddisfatto contemporaneamente la componente aggressiva e quella amorosa con l'autodistruzione, che è stata anche una folle dichiarazione d'a¬ more. E, se non bastasse, c'è anche narcisismo». Che cosa l'ha colpita di più in questo brutto fatto di cronaca? «Tutto, ma è particolare la confusione fra fantasia e realtà. Questo ragazzo può essere stato affascinato dall'idea di bruciare davanti all'amata. Ma nella fantasia si può farlo senza ustioni. Lui è tornato alla realtà con il bruciore del fuoco vivo e con il dolore; solo allora si è accorto che il suo corpo e il sue viso si stavano deturpando e che stava per morire. Perché lui, forse, non pensava di andare fino in fondo...». E che futuro affettivo prevede per la ragazza? «Povera ragazza. Colpevolizzata e danneggiata. Non mollerà mai più nessuno, temerà sempre che ci scappi il morto». Il suo consiglio ai maschi affettivamente immaturi? ((Allenarsi ai rifiuti e agli abbandoni, al sentirsi dire "no"! Le donne, su questo, hanno un'esperienza millenaria, che le ha abituate a una maggiore introspezione e le ha attrezzate con un buon potere di autoaccudimento». Sara Ricotta «Gli uomini non sanno accettare i rifiuti delle donne» Lo psichiatra e psicanalista Giacomo Dacquino

Persone citate: Dacquino, Freud, Giacomo Dacquino, Mondadori, Professor Dacquino, Sara Ricotta

Luoghi citati: Roma