«Non lasciarmi» e si dà fuoco

«Non lasciarmi», e si dà fuoco Ha suonato il campanello e quando lei ha aperto si è cosparso il corpo con la berlina «Non lasciarmi», e si dà fuoco Giovane di Pistoia suicida davanti alla fidanzata FIRENZE. Gli aveva chiesto un po' di tempo per riflettere, una pausa per far luce dentro di sé e capire se la loro storia sarebbe potuta andare avanti o no. Ma lui non ha accettato quella tregua. Non ne voleva sapere di lasciar perdere la sua ragazza per tuffarsi nell'incognita del futuro, nell'attesa di una scelta che avrebbe anche potuto escluderlo. Così Daniele Poggiali, 22 anni, operaio in una azienda agricola di Cerbaia, tra Firenze ed Empoli, giovedì sera poco prima delle 23,30 è andato a casa di Elisa Bonfanti, 19 anni, a Mastromarco, in provincia di Pistoia, e si è ucciso dandosi fuoco. Si è versato addosso quasi un litro di benzina, ha suonato il campanello e ha fatto brillare l'accendino non appena il nonno della ragazza gli ha aperto la porta. Un secondo appena e Daniele è diventato una torcia umana. Senza un lamento è entrato in casa, ha fatto altri due passi ed è crollato sul divano del tinello. Il padre della ragazza gli ha gettato addosso un tappeto ed è riuscito a domare le fiamme nell'attesa dell'arrivo dei soccorritori, che nella nottata hanno poi trasportato il giovane in elicottero al Centro grandi ustionati di Genova. Alle 6,30 del mattino, però, Daniele è morto in seguito alle ustioni di terzo grado riportate sul 95 per cento del corpo. «Negli ultimi tempi diceva spesso che prima o poi avrebbe compiuto un gesto clamoroso racconta la cugina di Elisa, Manuela, 25 anni - ma nessuno di noi pensava che sarebbe mai arrivato a tanto. Era un ragazzo sveglio, aveva molti amici, ma ultimamente sembrava un po' insoddisfatto della vita. Forse non gli piaceva fare l'operaio agricolo, mentre lei è impiegata nell'azienda del padre, che produce adesivi per conto terzi. Si erano messi insieme quattro anni fa, quando lui cominciò a venire qui a Mastromarco per correre con la squadra ciclistica del paese. Quando smise andò a fare il servizio militare nei para a Pisa, ma senza mai perdere i contatti con Elisa. Si volevano bene e ogni tanto litigavano come fanno un po' tutti...». Ad agosto i due ragazzi non erano andati in vacanza insieme. Erano rimasti a casa, lui a Cerbaia e lei a Mastromarco. Si vedevano quasi tutte le sere, anche perché Daniele aveva molti amici in quella zona. Ma con il passare del tempo sembra che l'entusiasmo iniziale della ragazza si fosse via via attenuato. L'inquietudine, male dei giovani spesso imponderabile, era penetrata anche nella loro storia. Così lei avrebbe chiesto di concederle un periodo di riflessione, almeno una decina di giorni. Niente da fare. Daniele non si era più dato pace. Già in precedenza, durante gli ultimi litigi, lui avrebbe minacciato più volte di uccidersi. Lo avrebbe fatto anche giovedì, quando era andato a casa della ragazza perché voleva parlarle. Erano rimasti a discutere fino all'ora di cena e Daniele era molto agitato, al punto da doversi fare riaccompagnare a Cerbaia da suo padre, chiamato dal papà di Elisa perché andasse a riprenderlo. Ma Daniele ormai aveva già deciso di mettere in atto il suo progetto. Qualcosa di eclatante, un gesto clamoroso, una prova d'amore e al tempo stesso forse di sfida. Una volta a casa, ha ripreso la sua Fiat «Uno» ed è tornato a Mastromarco. Quaranta chilometri a tutto gas. E' arrivato davanti alla villetta della famiglia Bonfanti, ha parcheggia¬ to regolarmente l'auto sul retro, in una stradina che si affaccia sui campi coltivati a olivi e viti, poi ha preso la bottiglia con la benzina che aveva messo nel bagagliaio. Elisa era in casa, con i genitori, i nonni e la sorella Lara quando il ragazzo ha suonato il campanello. La porta si è spalancata davanti a una torcia umana. Due passi verso Elisa, poi è stata la fine. Paolo Toni ■SII A fianco i familiari di Elisa Bonfanti sul luogo del suicidio, davanti all'ingresso della loro abitazione. A sinistra la vittima, Daniele Poggiali

Persone citate: Bonfanti, Daniele Poggiali, Elisa Bonfanti, Paolo Toni

Luoghi citati: Empoli, Firenze, Genova, Pisa, Pistoia