Santoro contro Siciliano «Dimostri che non dice bugie»

Santoro contro Siciliano «Dimostri che non dice bugie» Polemica tra ex conduttore e presidente Rai Santoro contro Siciliano «Dimostri che non dice bugie» ROMA. Botta e risposta senza fine tra Michele Santoro e Rai-Tv, dopo una intervista dell'ex conduttore di Temporeale al settimanale Espresso. Oggi, la Rai, dice Santoro, ricorda il Minculpop, un meccanismo per produrre consenso: «Il ministro è Veltroni, il ministero è la Rai. L'idea di una gestione istituzionale della cultura non mi piace. Il tentativo di far coincidere creatività, intenzione pedagogica e impegno politico mi pare orribile». Santoro ricostruisce poi le fasi della sua «dipartita» dalla Rai. «Sono stato ricevuto da Siciliano martedì 27 agosto. La struttura di Temporeale era già stata cancellata senza una parola. Mi sentivo tradito. Entro nello studio e lui mi fa: "Allora Santoro, per lei abbiamo pensato questa soluzione: si dimette e noi le facciamo un contratto da esterno". Visto il mio rifiuto, hanno tirato fuori dal cappello la proposta di vicedirettore di Raidue». Pronta la replica di viale Mazzini: «Le cose non sono andate così come Santoro inventa e racconta. Sa benissimo che l'incontro con il presidente Enzo Siciliano è avvenuto in presenza di testimoni e questo evita qualsiasi tentativo di confondere le carte in tavola». Ma Santoro controreplica: «Confermo che Siciliano non mi ha fatto alcuna proposta di collocazione aziendale e mi ha chiesto di lasciare l'azienda in cambio di un contratto di collaborazione. Visto che dice di avere dei testimoni, dica come sono andati i fatti». [r. int.) L'ex direttore di «Temporeale» Michele Santoro

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