«Non mi lasci» e poi la strangola

«Non mi lasci»/ e poi la strangola Dramma a Brescia: dopo vent'anni di matrimonio, lei voleva separarsi «Non mi lasci»/ e poi la strangola Uccide la moglie e nasconde il corpo in soffitta BRESCIA. Un altro litigio, sempre per motivi di gelosia. O forse per una separazione annunciata. Gussago, paese della Franciacorta alle porte di Brescia, è sconvolto per la morte di Armanda Meschini, 43 anni, uccisa dal marito Agostino Rocca, di cinque anni più anziano: l'ha strangolata nella serata di martedì, intorno alle 21,30. Rocca, artigiano incensurato, dopo aver ucciso la moglie ne ha nascosto il cadavere nel solaio dell'abitazione. Dopo alcune ore, si è costituito ai carabinieri di Gussago e, ieri mattina, è stato trasferito nel carcere di Canton Mombello. Intorno alle 14 l'uxoricida è stato interrogato dal sostituto procuratore della Repubblica, Paola De Martiis, alla quale ha ripetuto ciò che aveva detto ai carabinieri nella notte: piangendo e tra mille rimorsi ma lucidissimo, l'artigiano aveva confessato l'omicidio della sua consorte, fornendo agli esterrefatti carabinieri tutti i particolari. Il cadavere di Armanda Meschini è stato trovato dal padre della donna, che vive in un altro appartamento della villetta. L'artigiano, che ha una figlia di tredici anni e un figlio di venti anni che sta svolgendo il servizio militare a Udine, è ora in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato. Quando si è presentato alla stazione dei carabinieri di Gussago, Agostino Rocca presentava parecchie escoriazioni su buona parte del corpo e aveva le mani sporche di sangue. All'origine della lite due motivi: la separazione che la donna avrebbe annunciato dopo ventuno anni di un matrimonio che fino a poco tempo fa sembrava felice, e la gelosia di lui, che per risposta avrebbe voluto segregarla in casa. Alla base dell'ultima lite sembra ci fosse pure il problema dell'affidamento dei figli. Dopo un'accesa discussione, i due coniugi sarebbero venuti alle mani. La lite è degenerata, fino a quando Rocca ha strangolato la moglie. Rendendosi conto di quanto aveva fatto, l'artigiano ha cercato di occultare il cadavere, trasportandolo nel solaio dell'abitazione, dov'è rimasto fino alle 5,30 del mattino, quando sono intervenuti i vigili del fuoco per rimuoverlo e portarlo all'obitorio. Rocca è rinchiuso nel carcere di Canton Mombello a disposizione del sostituto procuratore De Martiis. Per oggi è prevista l'autopsia sul cadavere di Armanda Meschini. Domani si celebrerà l'udienza per tramutare la custodia cautelare in carcerazione preventiva. Vincenzo Corbetta

Persone citate: Agostino Rocca, De Martiis, Mombello, Paola De Martiis, Rocca, Vincenzo Corbetta

Luoghi citati: Brescia, Canton, Canton Mombello, Gussago, Udine