Separato dalla figlia, si impicca di C. G.

Separato dalla figlia, si impicca LA SPEZIA Separato dalla figlia, si impicca LA SPEZIA. In due biglietti trovati nel taschino della camicia e sul tavolo della cucina, vicino alla foto della figlia, c'è tutta la disperazione di un giovane che, abbandonato dalla famiglia, ha scelto di morire. Paolo Pizzol, 38 anni, operaio edile di Santo Stefano in Val di Magra, non sopportava l'idea che la sua adorata Giulia di 5 anni vivesse lontano da lui, assieme alla mamma Paola Casale. Ieri mattina ha legato saldamente la corda a una trave e si è ucciso. La separazione dalla famiglia era recente, solo una settimana. Sette giorni di disperazione per Pizzol, per quel matrimonio fallito, con la sentenza del tribunale che affidava Giulia alla madre, anche se lui avrebbe potuto vederla, ogni volta l'avesse voluto. Il suo testamento Pizzol l'ha affidato a quei due bigliettini, scritti sul retro di un disegno della figlia. Chiede perdono ai suoi cari, poi supplica l'ex moglie: «Ti prego occupati con tanto amore della nostra piccola creatura». La vita di Pizzol sei anni fa era stata segnata da un dramma, quando morì la prima figlia di pochi mesi. Il giovane attraversò un periodo difficile, anche in quell'occasione non sapeva rassegnarsi. [c. g.]

Persone citate: Paola Casale, Paolo Pizzol, Pizzol

Luoghi citati: La Spezia