Hill e la Williams clamoroso divorzio di Cristiano Chiavegato

FORMULA 1 FORMULA 1 A 1 1 A sette giorni dal GP di Monza una decisione che può influire sulla lotta per il Mondiale di FI e la Williams, clamoroso divorzio La rottura sull'ingaggio per il '97 Stavolta ci sono rimasti tutti di stucco. Ma Frank Williams è apparso irremovibile: «Damon Hill ha detto - non lo voglio più vedere». E, salvo improbabili ripensamenti del costruttore, l'anno prossimo il pilota inglese dovrà cambiare squadra. La notizia era nell'aria da tempo. Nell'ambiente, però, si riteneva che alla fine le due parti sarebbero arrivate ad un accordo. Invece no. Ieri Michael Breen, legale del trentacinquenne corridore, ha fatto sapere ufficialmente che la Williams ha interrotto unilateralmente le trattative per rinnovare la collaborazione. E ha anche specificato il motivo della frattura: Williams non accetta la richiesta di Hill di aumentargli l'ingaggio per il 1997 di oltre 3 milioni di sterline l'anno, circa 8 miliardi di lire. L'avvocato Breen aveva stretto la discussione domenica, in occasione del G.P. del Belgio, fermandosi tre giorni a Francorchamps. Ma era tornato a casa senza il minimo progresso, solo una serie di «no». Damon già guadagnava una cifra vicina ai 16 miliardi e, con la prospettiva di diventare campione del mondo, aveva chiesto un «giusto» adeguamento. Ora Hill sta approfondendo i contatti che già aveva con la McLaren (disposta a dargli poco meno di 30 miliardi), con la Jordan e lo Stewart Racing che farà il suo debutto il prossimo anno, guidato ovviamente dall'ex campione del mondo scozzese e da suo figlio Paul. L'ipotesi più probabile comunque è quella che Hill finisca alla McLaren: Ron Dennis, patron del team, ha l'assoluta necessità di dare un colpo di spugna all'immagine della sua scuderia che non vince una gara da tre anni. Alain Prost, collaudatore e consulente della McLaren per conto della Mercedes che fornisce i motori (e che avrà un peso maggiore dall'inizio della prossima stagione, visto che le vetture saranno dipinte d'argento), ha sempre sostenuto che «Damon è il migliore in assoluto per lavorare sulla messa a punto di un'auto di FI, assai più bravo di Hakkinen e Coulthard, i piloti attuali». E per Damon aveva chiesto 8 miliardi d'aumento E ieri il costruttore ha deciso di metterlo alla porta: «Non lo voglio più vedere» Ombre sul Mondiale: ora Villeneuve godrà di qualche vantaggio? Ingaggiato per il '97 il tedesco Frentzen A fianco, Damon Hill alza le braccia dopo una delle sue frequenti vittorie e nella foto in alto a destra Frank Williams a colloquio con Hill prima del Gran Premio di San Marino quando i rapporti tra il costruttore e il campione di Formula Uno erano ancora decisamente cordiali quanto riguarda gli attuali piloti della McLaren, Coulthard ha un contratto biennale, per cui dovrebbe essere riconfermato, mentre Hakkinen dovrebbe trovarsi un altro posto. E c'è chi, alludendo anche a certe dichiarazioni di ammirazione delì'aw. Agnelli nei confronti del finlandese, gli preannuncia un futuro in Ferrari. Difficile tuttavia capire come e per quando, visto che Maranello ha confermato l'irlandese Irvine per il '97. Frank Williams in Ungheria aveva annunciato la riconferma di Jacques Villeneuve, mentre non aveva fatto un solo accenno all'altro pilota. E' evidente che il «duro» del circus dei motori, il quale ha sempre considerato gli uomini del volante solo degli «impiegati», ha altre mire. L'obiettivo è quello di puntare sul talento del giovane canadese, affiancandogli un compagno di squadra in grado di stimolarlo ed eventualmente anche di essere più veloce. Per questo motivo la Williams dal 1995 aveva già opzionato il tedesco Heinz-Harald Frentzen (ex coequipier di Schumacher alla Mercedes quando entrambi correvano con vetture sport) e sarà appunto lui il nuovo pilota del ti am inglese. Frentzen, 29 anni, di Moenchengladbach, al momento alla Sauber, viene considerato uno dei maggiori talenti della FI, anche se finora inespresso per la mancanza di competitività delle vetture guidate. E' chiaro che, con lui e Villeneuve, Williams intende costruire un team in grado di rispondere nel migliore dei modi alla Ferrari. Il costruttore inglese pensa che la scuderia di Maranel¬ lo, con Schumacher, l'anno prossimo sarà un'avversaria temibile e vuole mettere la mani avanti. Frank Williams non ha mai guardato in faccia nessuno prima di prendere le proprie decisioni. Dal 1980 il suo team ha vinto ben cinque titoli mondiali piloti, ma mai con lo stesso conduttore. Anzi, dopo la conquista della corona iridata, in pratica vi sono sempre state separazioni burrascose. A parte Alan Jones, che si aggiudicò il Mondiale nell'80 e poi decise di abbandonare, successivamente Piquet, Rosberg e soprattutto Mansell e Prost se ne andarono sbattendo la porta. 0 meglio - se vogliamo - furono cacciati, lasciati liberi per le loro richieste ritenute spropositate. Il «divorzio» annunciato fra Williams e Hill, a tre gare dal termine della stagione, con l'inglese in testa alla classifica con 13 punti di margine su Villeneuve, non contribuisce di sicuro a chiarire la situazione. Già durante le settimane scorse, nell'ambiente si era parlato di un possibile boicottaggio del team nei confronti di Damon. Basta una messa a punto meno accurata della vettura (il titolo costruttori è già stato portato a casa) o fornire il materiale migliore al canadese, e il gioco potrebbe essere fatto. L'unica cosa certa è che se ne vedranno delle belle, che la conclusione del Mondiale sarà tesa ed accesissima: il pilota inglese dal morale fragile contro un Villeneuve supercaricato e appoggiato da tutta la squadra. E vien quasi voglia di fare il tifo per Damon, solo contro tutti. Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgio, Maranello, Monza, San Marino, Ungheria