Italmoto domenica nera a Imola di Enrico Biondi

Max manca l'ottavo successo stagionale nella 250, Cadalora sesto nella 500 Max manca l'ottavo successo stagionale nella 250, Cadalora sesto nella 500 Bulinalo, domenica nera a Imola Biaggi cade, rapporti tesi con la Aprilia Il tedesco Ralf Waldmann esulta sul podio dopo la vittoria nella classe 250 ce IMOLA DAL NOSTRO INVIATO Le avvisaglie di quella che doveva diventare una giornata disastrosa per l'Italmoto, ieri nel dodicesimo Gran Premio del Mondiale velocità, si erano avute sin dal giro di allineamento della 125, prima gara in programma. Apriva la serie Perugini, tornato a piedi ai box dopo aver abbandonato la sua Aprilia lungo il percorso, con il motore a pezzi, per la rottura di una vite che fissa la testata al cilindro. Continuava, mezz'ora più tardi, uno strabiliante Valentino Rossi, mattatore e dominatore della corsa, costretto a rallentare per il cedimento del propulsore. Concludeva quinto, ma con tanta rabbia in corpo. La serie negativa continuava nella classe 250 con Max Biaggi, finito per terra al 13° giro (vittoria della Honda di Waldmann che ora è a soli 12 punti da SuperMax) e si concludevr nella classe 500 con il ritiro al quarto giro di un sempre più sconsolato Capirossi (Yamaha), con un sesto posto rimediato da Cadalora (Honda) dopo una pessima partenza e da un eroico 14° posto di Romboni (Aprilia) che con una mano in disordine riusciva a portare a termine la gara incurante del dolore. Davvero una giornata indimenticabile, soprattutto per il pubblico che, dopo essere accorso numeroso (oltre 35 mila le presenze nell'ultima giornata) ha finito per beccarsi anche una doccia fuori programma per un temporale che ha costretto a chiudere con largo anticipo la corsa delle 500 (successo di Doohan su Criville e Okada). Ma se il bilancio Aprilia è stato salvato dal successo del giapponese Tokudome che nella classe 125 si riconferma come il più valido antagonista del campione uscente Due immagini dal GP di Imola: l'australiano Michael Doohan (primo nella 500) sulla sua Honda e Max Biaggi, corrucciato nel box dopo la caduta Aoki (che nel '97 correrà in 250 per il team italiano di Francesco Pileri), la Casa di Noale deve mettere anche in conto che le cose, in 250, si sono terribilmente complicate. E ieri si avvertiva, palpabile, il clima di estrema tensione che l'«affaire Biaggi» ha scatenato. Dopo la gara, infatti, il pilota romano da una parte e l'Aprilia dall'altra (per bocca del direttore sportivo Carlo Pernat) non hanno fatto che aUmentare la polemica. Max, amareggiato, senza mezzi termini ha ribadito che «la Honda ha fatto passi da gigante mentre noi non siamo progrediti. Non sono capace di risparmiarmi, per questo sono andato in terra. Ma la moto era inguidabile. E adesso tutto si complica». Pernat: «Da quando lo conosco non l'ho mai visto guidare così male. Certo ha risentito di quanto gli sta accadendo attorno. Anche lui ha dimostrato di essere... umano. Ma adesso è giunto il momento di dire basta e di pensare al campionato». E, aggiungiamo noi, a salvare una stagione che sembrava vinta con mesi d'anticipo e che solo una pessima conduzione delle trattative ha improvvisamente e drammaticamente riaperto. Non sappiamo (e di sicuro non sapremo mai) di chi sia la colpa per quanto è successo, ma certo non ci è sembrata davvero una politica seria quella di parlare di contratti, soldi, sponsorizzazioni prima della gara. Un esempio? I dirigenti del principale sponsor tabaccaio hanno avuto addirittura ieri mattina, poche ore prima della corsa, un colloquio con Biaggi. E non certo per parlargli del tempo. Morale: è vero che un campione, quando deve correre, abbassa la visiera, si butta tutti i problemi alle spalle per concentrarsi sul lavoro da svolgere. Ma non è assolutamente detto che sempre il giochino gli riesca: Biaggi moltissime volte ha guidato la sua Aprilia al limite e per due mo- AUTO tivi: perché solo lui la sa guidare in questo modo e poi perché è un campione. Ma se il mezzo non è a posto (e ieri non lo era, come ha confermato il suo capomeccanico) e per sovrammercato ci sono anche problemi «esterni» a condizionare il suo rendimento, ecco che la frittata è fatta. SuperMax ieri non ha commesso solo l'errore che al tredicesimo giro gli è costata, alla Piratella, la caduta e l'eh'minazione. Già nei giri precedenti, nel tentativo di avvicinare Fuchs, Waldmann e Jacque, troppi errori lo avevano ricacciato indietro nello schieramento: segno mequivocabile di un eccessivo nervosismo. Quale il rimedio? Uno solo e su questo tutti (bontà loro) sembrano d'accordo: che Max decida in fretta (magari già questa settimana) il suo futuro. Se cioè accettare il contratto Aprilia oppure tentare il grande passo in 500 con un'altra marca, Honda o Suzuki che sia. Ma bisogna fare presto: lo chiedono soprattutto i tifosi i quali ieri, per la prima volta dal Gran Premio d'Inghilterra del '94 (a Donington), non hanno visto neppure un italiano sul podio nelle tre classi in programma. LE CLASSIFICHE GLASSE 125: 1. Tokudome (GiaAprilia) 21 giri pari a km 102,732 in 42'47"711, media 144,033 km/h; 2. Alzampora (Spa-Honda) a 0,374; 3. Martinez (Spa-Aprilia) a 1"220; 4. Me Coy (Aus-Aprilia) a 3"581; 5. Rossi (Ita-Aprilia) a 8"925; 7. Goi; 20. Ballerini. MONDIAUi MOTI: Aoki p. 164; Tokudome 161; Manako 135; Alzamora 125; Perugini 121; Rossi 109; 10. Goi 92. MONDIALE MARCHE: Aprilia p. 263; Honda 243; Yamaha 56. CLASSE 250: 1. Waldmann (GerHonda) 23 giri pari a km 112,516 in 44'02"620, media 153,279 km/h; 2. Jacque (Fra-Honda) a 4"770; 3. Ukawa (Gia-Honda) a 5"298; 4. Fuchs (Ger-Honda) a 24" 132; 5. Lucchi (Ita-Aprilia) a 24"404: 11. Scalvini; 12. Locatelli; 14. Boscoscuro. MONDIALE PILOTI: Biaggi p. 224; Waldmann 212; Fuchs 136; Jacque 132; D'Antin 118; 10. Boscoscuro 55; 13. Migliorati 42; 16. Lucchi 31. MONDIALE MARCHE: Aprilia 244; Honda 240; Yamaha 113; Suzuki 20. CLASSE 500: 1. Doohan 16 giri (causa pioggia) pari a km 78,272 in 29'40"732, media 158,238 km/h; 2. Criville (Spa-Honda) a 0,104; 3. Okada (Gia-Honda) a 2"286; 4. Bayle (Fra-Yamaha) a 10"041 ; 5. Abe (Già-Yamaha) a 12"232; 6. Cadalora (Ita-Honda) a 12"366; 13. Pedercini, 14. Romboni 18. Papa. MONDIALE PILOTI: Doohan 256; Criville 199; Cadalora 136; Abe e Barros 126; Russell 121; 11. Capirossi 62; 17. Romboni 23; 19. Pedercini 20. MONDIALE MARCHE: Honda 295; Yamaha 168; Suzuki 134; Roc Yamaha 44; Elf 500; Aprilia 24. Enrico Biondi