Capello che stupidaggine

Vujadin ne ha per tutti: «Bianchi parli meno, Ancelotti è un pivello, Zeman il solito fuoco di paglia» Vujadin ne ha per tutti: «Bianchi parli meno, Ancelotti è un pivello, Zeman il solito fuoco di paglia» Capello, die stupidaggine «Ma pure Tabarez avrà i suoi problemi» OMENICA riparte il campionato e nonno Vujadin ne sarà spettatore. Dopo dieci anni di trionfi, disastri, litigi e fanfaronate; Boskov è stato costretto a emigrare inSvizzera, al Servette, perché il Napoli gli ha preferito Simoni e nessun altro club s'è fatto avanti. Il sessantacinquenne mago slavo è tornato l'altra sera nello stadio della sua gloria, Marassi, dove è stato strapazzato (5-1) dal Genoa «ma non conta niente, era un'amichevole come tante». Mister, senza di lei che serie A sarà? «Mancherà di un conquistatore (risata), il sottoscritto. Nessuno ha vinto tanto come Boskov, nessuno ha la mia esperienza. Che anni magnifici ho vissuto da voi, cominciando da Ascoli dove insegnavo calcio agli asini, ecco perché quella squadra retrocesse, e proseguendo con la Samp che con il sottoscritto arrivò allo scudetto, il suo primo e unico. Poi, Napoli, il miracolo della quasi Uefa, e prima ancora la Roma con la finale della Coppa Italia». Già, la Roma. Con Bianchi ha cominciato male. «Eh sì, non conosco questo senor Carlos, sarà di sicuro bravo. Ma, se non si ficca in testa subito che l'Italia è una cosa e l'Argentina un'altra, riporterà presto la sua bravura a casa. Chissà se glielo hanno detto che da voi o fai bene in tre mesi o sei un cane? Un consiglio a Bianchi: parli meno di andare all'attacco e si protegga, in campo, di più. E parli meno delle sue vittorie con il Velez, ai romanisti non gliene frega niente, vogliono che lui vinca adesso». Tabarez come lo vede? «Rispetto a Bianchi ha un vantaggio, conosce già l'Italia grazie alla stagione con il Cagliari di Cellino: un anno con questo presidente equivale a tre con un altro in Sudamerica». Eppure, Tabarez annaspa. «E' intelligente, colto, saprà farsi aiutare dalla squadra che resta la migliore del mondo e non perderà lo scudetto. La Juve è forte, ma il Milan lo è di più. Non è un caso se è giunto primo quattro anni su cinque». Con Capello però. «Con un duro, mentre Tabarez dà del lei ai ragazzi. Boh, non so. Comunque, Tabarez è intelligente, se la caverà...» Perché, Capello è scemo? «No, tutt'altro, ma una scemata l'ha fatta andando al Real. Conosco l'ambiente, se non vinci subito ti divora e mi pare che Fabio lo stia sperimentando. Eppoi, dove li trova i calciatori che aveva al Milan? Doveva restare». In tal caso dicono non sarebbero restati i giocatori, non lo sopportavano più. «Uhm, sì, l'ho sentito. Però, se smetteranno di vincere altro che se lo rimpiangeranno». Un altro allenatore in difficoltà è Ancelotti. «Caro, ma non lo sai che in ogni professione per fare bene ci vuole l'esperienza? Assurdo pretendere da un pivellino». Il pivellino le sarà grato. «Mica è colpa sua, semmai, in caso di fallimento, sarà di chi ha puntato su di lui. Ancelotti è stato un grande calciatore, però in panchina deve dimostrare ancora tutto. Un conto è vincere in B con la Reggiana, un altro in A, per giunta con il Parma che vuole lo scudetto. Auguri al ragazzo comunque...» A proposito di Reggiana, la guida Lucescu detto l'ascensore: un anno promosso e l'altro giù. Perché il ro¬ meno è sempre a galla? «Me lo domando anch'io. Il furbo Mircea è in A e io in Svizzera: misteri del calcio». Dopo il Milan chi vede? «La Juve, l'unico vero pericolo per i rossoneri». E la Fiorentina di Batigol? «Dipende troppo da Batistuta. Senza i suoi gol, l'anno scorso, sarebbe finita dietro il mio Napoli. Adesso c'è pure 01iveira,ma ci sarà anche il gioco?» Sistemato Ranieri, legga il futuro a Zeman. «La Lazio non combinerà nulla, anzi, forse non riuscirà nemmeno più a vincere quando non conta più, cioè quando i giochi sono fatti. E' una specialità di Zeman, questa: fare a maggio le rimonte inutili per un inutile piazzamento. Credo che anche l'Inter non andrà lontano, Hodgson ha cambiato troppo». E il suo Napoli ingrato? «Ingrato sì, anche se Simoni è super. In Coppa, a Monza, ho letto che ha giocato male, il futuro è un rebus». Il miglior nuovo straniero? «Come si può dire ora? Ne sono arrivati troppi, nessuno stupore se tra due mesi scopriremo che almeno la metà poteva comodamente essere lasciata a casa. Posso, però, dire chi sarà il miglior giocatore in assoluto: Paolo M aldini». Concludiamo con lei, 5-1 con il Genoa a parte, come va con il Servette? «Abbiamo cominciato in maniera strepitosa il campionato». Ma se nelle ultime tre partite vi hanno suonato come tamburi e siete appena noni in classifica. «Vero, ma abbiamo avuto tanta sfortuna, appena finisce ci divertiremo, la squadra c'è, è buona. E poi ha me (risata)». Claudio Giacchino CALCIO INTERNAZIONALE Nel gruppo 2 Mondiale, quello dell'Italia, il et Hoddle esordisce con un 3-0 in Moldavia NONNO BOSKOV CI GIUDICA DALLA SVIZZERA Si va verso i Mondiali del '98 e ieri sono stati giocati altri 6 match ufficiali della zona europea. Il girone 2, quello dell'Italia, ha fatto registrare l'esordio felice di Hoddle sulla panchina dell'Inghilterra che a Kishinev ha battuto la Moldavia (nostra avversaria il 5 ottobre) per 3-0, con gol di Barmby (24'), Gascoigne (25') e Shearer ( 16' st) che è in gran forma. Alan si è dimostrato all'altezza della fama e dei quattrini che ha sborsato il Newcastle (un affare da 35 miliardi di lire) per averlo dal Blackburn. Gli inglesi hanno dominato la partita su un terreno pessimo, l'hanno decisa nel primo tempo con Barmby e Gascoigne per arrotondarla nel 2° tempo con Shearer, hanno lasciato solo nel finale un'opportunità agli avversari (rigore sbagliato) e hanno esibito una buona disposizione tattica anche se il test non era dei più difficili. E' presto per dire se l'Inghilterra ha la fisionomia voluta dal nuovo et. Glenn Hoddle ha fatto da apripista a Sacchi, il quale ha avuto la conferma che sono proprio gli inglesi da temere e battere a ogni costo. Un secondo posto sarebbe rischioso: la qualificazione spetta alle vincenti dei gironi e alla migliore 2a. Le altre 8 saranno sorteggiate in 4 accoppiamenti: passeranno le vincenti. Gruppo 1. AKalamata, Grecia-Bosnia 3-0: gol di Ouzonoudis, Apostolakis e Nikolaidis. A Lubiana, Danimarca-Slovenia 2-0: gol di A. Nielsen e Schjonberg. Gruppo 3. A Budapest, UngheriaFinlandia 1-0: rete di Orosz. Gruppo 4. A Riga, Svezia-Lettonia 2-1 con gol di Dahlin e K. Andersson. Per i lettoni, gol di Rimkusla. Gruppo 5. A Mosca, Russia-Cipro 4-0: gol di Nikiforov, Kolyvanov, Nikiforov e Bestchastnikh. A Tel Aviv, Israele-Bulgaria 2-1.1 bulgari, in gol con Balakov, sono stati raggiunti da Harazi e Banin. Sabato a Bruxelles la polizia ha fermato 50 tifosi durante Belgio-Turchia: ultra belgi volevano aggredire fuori dallo stadio i tifosi avversari, i turchi hanno divelto alcuni seggiolini. In Sudamerica, EcuadorVenezuela 1-0. Infine l'amichevole di Oslo: Norvegia-Georgia 1-0.