Karadzic: no al salvagente americano

«Vada a Podgorica» «Vada a Podgorica» Karadzic: no al salvagente americano ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Il mediatore americano per l'ex Jugoslavia, Richard Holbrooke, avrebbe proposto a Radovan Karadzic, ricercato dal Tribunale dell'Aia per i crimini di guerra, di «salvarsi» trasferendosi a Podgorica, capitale del Montenegro una delle due Repubbliche che costituiscono la nuova «piccola Jugoslavia» - dove il leader serbobosniaco è nato. Lo afferma la moglie Ljiljana in un'intervista al settimanale di Belgrado «Nedeljni Telegrafi», precisando che il marito ha rifiutato la proposta. Sinora non ci sono state reazioni dagli Stati Uniti. Intanto in Bosnia l'Sda, il partito musulmano del presidente Izetbegovic, al potere a Sarajevo, ha invitato ieri i suoi elettori all'estero a boicottare il voto. Nel giorno in cui sono ufficialmente iniziate le elezioni politiche tra i profughi bosniaci che vivono in 25 Paesi diversi, l'Sda chiede agli elettori di non recarsi alle urne finché non verranno chiarite tutte le condizioni in cui si dovrebbe svolgere il voto. In Bosnia le elezioni avranno luogo il 14 settembre, ma il voto dei profughi all'estero (circa 600 mila elettori) è cominciato ieri e dovrebbe terminare martedì prossimo. In Turchia e Ungheria si è già votato tre giorni fa. Anche la decisione dell'Osce di rimandare le Amministrative (previste contemporaneamente alle Politiche) alla primavera prossima, per via delle irregolarità nelle liste riscontrate soprattutto nei territori controllati dai serbi, ha creato problemi. I bosniaci, che hanno chiesto il rinvio a causa della norma che pennette di votare nel luogo in cui si risiede attualmente, insistono affinché questa regola, stabilita dal cosiddetto «modulo P2», venga eliminata: legalizza la divisione della Bosnia sulla base della pulizia etnica e del genocidio, afferma l'Sda. I serbi annunciano che voteranno lo stesso: grazie proprio al modulo P2, sulle loro liste migliaia di profughi serbi hanno scelto di votare nelle città che prima della guerra erano a maggioranza musulmana, come Srebrenica e Brcko. [i. b.l

Persone citate: Izetbegovic, Karadzic, Radovan Karadzic, Richard Holbrooke