Vasco: droga, sesso e altre ossessioni

Vasco: droga, sesso e altre ossessioni i pensieri di Rossi: «Ci sono delle volte che mi riduco assai male, ma ciò mi tranquillizza» Vasco: droga, sesso e altre ossessioni Esce «Diario di bordo», gli appunti del cantautore MILANO. I pensieri di Vasco? Alcuni sono come quelli di Mao: li devi rileggere due volte per capirne la profondità, per togliere tutti i veli dell'apparenza. Il paragone non è audace, semplicemente Vasco è per certi ragazzi di oggi ciò che Mao era per certi altri ragazzi nei '60 e alla Mondadori l'hanno capito bene, visto che stanno per far uscire - costa 25 mila lire - un «Diario di bordo» di Vasco Rossi: in concomitanza (del tutto casuale, naturalmente) con l'approdo del Vate di Zocca al Lido di Venezia, dove il 2 settembre sarà presentato il videoclip «Gli Angeli». Regista un altro maledetto, ma polacco: Roman Polanski. «Diario di bordo» nasce come raccolta di appunti, pensieri, esaltazioni, insonnie e depressioni di Vasco. Nasce per la pazienza e la dedizione del suo ufficio stampa, Tania Sachs, che conosce il rocker meglio di se stessa e che lo ha convinto a mollarle tutti i foglietti, i notes, le folgorazioni volanti di anni spesi nell'intensa ricerca di vivere seguendo fino in fondo la propria natura. Nel «Diario di bordo del capitano, data astrale 1995.5», il cui titolo è ispirato a Star Trek, in una grafica ultragiovanilista si rincorrono pure testi di canzoni e foto: del Vate da solo, dei fans. Ma il rischio del solito volume celebrativo è del tutto evitato dalle spiazzanti verità, e perché no dalle cattiverie cui Vasco si abbandona, con dispendio di punti esclamativi e di sospensione. Sentite questa: «Ti dirò Ti dirò! Ti dirò!/ Mi piace l'ultimo album/ di Michael Jackson/ Lo ascolto spesso/ Lo ascolto sempre/ Quando non ho voglia di ascoltare della MUSICA). Ci sono tutte le sue ossessioni. La droga, prima di tutto. E poi il sesso. Sabrina Salerno? «Come cappottare/ In parcheggio,/ Da fermi!». I colleghi: «Sfogati a casa tua non dentro il mio giradischi». La vita spericolata: «Ci sono delle volte/ Che mi riduco assai male/ Ma sono sicuro di/ Poterlo sopportare! ! Lo so che ci potrei lasciare anche la pelle/Una di queste volte!!/ Ma questo non mi spaventa/ Anzi mi tranquillizza/ Un po'/ Chissà perché». Si dirà: sfoghi adolescenziali. Questo è ciò che rende Vasco, ultraquarantenne, interessante ai fans: i ragazzi si possono ancora specchiare in lui. Ma ci sono anche consigli. Il blocco per gli appunti? «E' meglio che niente, dai retta a me. Un blocco lo lasci ingiallire e lo rileggi tra vent'annj/ Se ci sei ancora». E autoesaltazioni: «Io non faccio quello che vende... vendo tutto quello che faccio» e giù punti esclamativi. E censure: scritto a mano su pagina bianca, si legge «Qui ce n'era una che ho cancellato». Sul finire, l'ormai classico pezzo di cronaca: incontro in un dopoconcerto a cena, fra i fans, la compagna e l'immancabile Red Ronnie. Lo firma l'emergente Enrico Brizzi, suo devoto e autore di «Jack Frusciarne è uscito dal gruppo». [m. ven.J Vasco Rossi

Luoghi citati: Lido Di Venezia, Milano