Mega-rissa all'alba fuori dal caffè

Botte e feriti nello scontro fra italiani e nordafricani: sette arrestati dalla polizia Botte e feriti nello scontro fra italiani e nordafricani: sette arrestati dalla polizia Mega-rissa all'alba fuori dal caffè Ma a scatenare la lite è stato Un avventore inglese poi ferito da un buttafuori con un colpo di badile VIOLENZA IN CITTA' Ri ISSA all'alba in Barriera di Milano. Una decina di cittadini di colore, per lo più nigeriani, e quattro buttafuori bianchi si sono affrontati con pugni, calci, schiaffi, pale, bastoni e persino la forcella di una bicicletta. L'intervento in forze delle volanti ha evitato che la zuffa avesse conseguenze peggiori. Quattro italiani, due nigeriani e un inglese sono stati portati in Questura e dopo gli accertamenti arrestati con l'accusa di rissa aggravata in concorso. Tutti hanno dovuto farsi medicare al Mauriziano. Fra gli italiani coinvolti c'è un personaggio già noto alle cronache. E' Ettore Peyrot, 36 anni, residente a Luserna San Giovanni, che ha lavorato come buttafuori anche nei locali dei Murazzi sul Po. E' stato uno dei protagonisti di una mega-rissa scoppiata proprio lì, due anni fa, quando un marocchino, Khalid Moufaguid, 24 anni, nel disperato tentativo di sfuggire alla giustizia, si era poi gettato ammanettato in acqua ed era annegato. Gli altri tre italiani finiti in cella si chiamano Giampaolo Bedin, 31 anni, via Principe Tommaso 33; Roberto Bocchetti, 32 anni, abitante in via Ridolfi a San Mauro Torinese; Matteo Colaianni, 32 anni, piazza Vittorio 13 (già incarcerato nel marzo '93 per possesso di hashish). Con loro hanno passato gran parte della giornata di ieri, in via Grattoni, negli uffici dei responsabili delle volanti, anche due africani e un cittadino inglese. Si tratta di Edikapade Numa, 21 anni, e Austin Jefe, 25 anni, entrambi nigeriani, domiciliati in via Berthollet 2, e Paul Antony Anderson, 26 anni, nato a Londra, residente a Roma in via Tebaldi 60/12. La lite, stile Far West, è scoppiata verso le 5,20, fuori dal locale che aveva appena chiuso i battenti ed è proseguita nelle vie adiacenti finché sono arrivati i poliziotti. Paul Antony Anderson dopo aver passato la nottata al Café Blue ed esserne appena uscito ha chiesto di rientrare, per recarsi un attimo in bagno. Ma a quel punto i due buttafuori ufficiali del locale, Peyrot e Bedin, si sono opposti. Dalle parole si è passati in breve ai fatti. Ai due buttafuori si sono aggiunti due amici, Bocchetti e Colaianni, mentre l'Anderson è stato sostenuto nelle sue ragioni da altri nove cittadini di colore. Finché uno dei quattro italiani è sbottato: «Negri di m., è ora di finirla. Ritornate nel vostro Paese». Subito dopo Ettore Peyrot ha aperto il portellone del suo fuoristrada ed ha estratto una pala da campeggio. Con questo arnese ha menato due fendenti al volto di Paul Antony Anderson (10 i giorni di guarigione) e di Edikapade Numa (8 giorni di prognosi). Non contento a quest'ultimo ha anche rifilato uno schiaffone. Come d'incanto nelle mani di alcuni dei litiganti sono spuntati altri bastoni e una forcella. Minacce, fughe, rincorse, botte. Le scaramucce sono continuate nelle strade adiacenti, in via Orvieto, Mondrone, Ciamarella. Finché l'arrivo in forze della pohzia ha riportato la calma. Quindi il fermo, poi tramutato in arresto, dei principali protagonisti del match. Ivano Barbiero Ettore Peyrot, arrestato. Il suo nome era già comparso nelle cronache di un'altra rissa ai Murazzi

Luoghi citati: Londra, Luserna San Giovanni, Milano, Roma, San Mauro Torinese