«la mia Piovra arriva in Cina»

Il «commissario Breda» anticipa i temi dei due nuovi sceneggiati Il «commissario Breda» anticipa i temi dei due nuovi sceneggiati «la mia Piovra arriva in Cina» RaulBova, un Bello contro la mafia MONTREAL. Raul Bova, il Nuovo Bello del cinema e della televisione italiani adesso studia. Studia per interpretare ancora meglio il ruolo del commissario Gianni Breda, che aveva esordito nella «Piovra 7» accanto a Patricia Millardet. Ma le «Piovre» (che stiamo rivedendo in replica su Raiuno, per un utile ripasso) sono come gli esami, e non finiscono mai. Quindi si stanno preparando insieme la 8 e la 9. E' o non è, la Piovra, lo sceneggiato italiano di maggior successo nel mondo? Quello che, ahinoi, più ci rappresenta? Sempre interpretato da bei tenebrosi: prima Michele Placido, poi Vittorio Mezzogiorno, e adesso lui, Raul Bova. In questi giornil'aUore è al Festival del cinema di Montreal, poi il 3 settembre andrà a Venezia per l'ultimo film di Franco Giraldi, «La frontiera», presentato nella settimana del cinema italiano. Dice: «Per tre mesi ho chiuso i contatti con l'Italia per fare una full-immersion a San Francisco, Università di Berkeley, nella lingua inglese che dovrò parlare bene nella prossima "Piovra"». Come sarà questa Piovra? «Sarà una cosa in grande: per la prima volta gli americani entrano in coproduzione, per questo reciterò in inglese. Si gireranno due serie: la Piovra 8 di due puntate, per introdurre 0 passaggio dalla mafia siciliana a quella orientale, e la Piovra 9, di sei puntate, in cui comincerò a indagare sulla mafia cinese partendo da un flashback. Remo Girone sarà molto presente, è lui il perno dell'intreccio». Il commissario Breda sarà dunque in versione internazionale? «Sì. Sarò alle prese con una spietata triade cinese, forse in collaborazione con un altro poliziotto locale. Dovremo girare sei mesi in Cina e ciò sarà sicuramente affascinante. Ma ho studiato l'inglese anche per un altro film francese, "Smile" di Sergio Gobbi, degli stessi produttori di "Underground" di Emir Kusturica: è la storia di un sicario dei servizi segreti che si è addossato la responsabilità di una serie di attentati degli ultimi dieci anni, delitti che non ha commesso. Scoprono che non è lui il mandante tramite la visualizzazione dei suoi ricordi registrati sul computer». Che ci fa a Montreal? «Presento due film, "La lupa" di Gabriele Lavia, saga di passione e violenza tratta da Verga, e "Ninfa plebea" di Lina Wertmiiller, incluso in concorso. Poi Venezia. E' la seconda volta che ci vado, mi piace molto ma è sempre un'incognita: due minuti per vedere il film e poi una serie di interviste a raffica». Altra tv? «Subito dopo Venezia, sarò sul set per un altro film tv prodotto da Mediaset e diretto da Stefano Reali, il regista di una "Storia italiana", miniserie sui fratelli Abbagnale. "Il quarto re" narra di quello dei Re Magi (che poi sareni io) che non è mai arrivato da Gesù. La storia di questi quattro re sfigati parte dal momento in cui lasciano i propri cari, unicamente perché sentono di partire, e poi trovano la strada per andare a trovare Gesù. Il mio, quello che individua la strada per gli altri e li salva da qualun- que pericolo lungo il cammino, non ci arriva mai perché torna dalla moglie che aspetta un bambino. E' un film fantastico con molti effetti speciali ma allo stesso tempo è anche ironico. Gli altri re saran¬ no interpretati da Vittorio Gassman più un attore tedesco e uno francese, che non sono stati ancora scelti. Il finale è molto bello: infatti mio figlio incontra Gesù quando questi porta in dono il miele al Quarto Re». E' sempre a lavorare, Bova? «In America ho studiato, ma il viaggio è anche servito per fermarmi. Volevo ritrovare la mia età, in Italia mi sentivo già vecchio a 25 anni. Andavo solo a cena fuori per parlare di lavoro. Mentre a San Francisco mi sono finalmente liberato dai muri di difesa che per forza di cose devo sempre tenere con gli altri. Ho condotto la vita normale dello studente. Sono andato persino in discoteca e ho potuto permettermi di parlare e di ballare con le ragazze. Tutte cose che in Italia non posso assolutamente fare, altrimenti con la ragazza di turno ti ci fanno fidanzare». Daniela Bisogni «In America ho potuto staccare dal lavoro, uscire con le ragazze. Per la tivù sarò un Re Magio» A sinistra Patricia Millardet, il magistrato della «Piovra». Si registrano le serie 8 e 9, in cui Remo Girone (destr?) sarà sempre protagonista