Visco a caccia di fringe-benefits

Visco a caccia di fringe-benefits Visco a caccia di fringe-benefits Decimati «auto blu» e telefoni dei ministeri ROMA. I beneficiari di fringe-benefits dovranno abituarsi a farne a meno, gli evasori fiscali ad un intensificarsi dei controlli e degli sforzi per stanarli. Ferrovie e enti pubblici vedranno abbattersi su di loro una decisa sforbiciata a auto blu, straordinari, telefoni e altre spese. Il risparmio sugli interessi del debito pubblico derivati dalla riduzione del tasso di sconto dovrebbero fare il resto. Così, il governo Prodi si accinge a costruire la Finanziaria '97. La messa a punto è entrata ieri nel vivo e i dettagli sono ancora tutti da determinare, ma al ministero del Tesoro e al ministero delle Finanze si è lavorato fino a sera per definire le linee guida dei provvedimenti e per preparare la base per la discussione prevista per giovedì mattina in Consiglio dei ministri. Sembra certo che la Finanziaria sarà di almeno 32 mila miliardi che la proporzione stabilita dal documento di programmazione economica e finanziaria - due terzi di tagli alla spesa e un terzo di maggiori entrate - sarà rispettata anche nella versione definitiva. Lo ha confermato il sottosegretario al ministero delle Finanze Fausto Vigevani, in risposta al segretario della Cgil Sergio Cofferati che due giorni fa aveva chiesto una Finanziaria con «maggiori entrate», ovvero un intervento più incisivo sul fronte della lotta all'evasione e all'elusione fiscale. «La posizione del governo è nota: siamo all'incirca a due terzi di tagli e ad un terzo di prelievo e su queste proporzioni non credo interverranno modifiche sostanziali», ha spiegato. «Sulla lotta all'evasione, poi, bisogna intendersi: sarebbe bene che ci fossero proposte e che non si parlasse di evasione solo p"ir dire che bisogna combatterla ma anche suggerire eventuali azioni pratiche». Il sottosegretario ha rivelato che il ministro Visco sta operando, oltre che con interventi diretti sull'evasione, anche con rimedi a monte: «Stiamo infatti lavorando, e basti pensare alla semplificazione, ai tre pezzi fondamentali che bloccano gli ingranaggi fiscali: troppi tributi o troppo onerosi, un groviglio di adempimenti complicati e costosi ed un apparato amministrativo che funziona male. Questi tre punti sono spesso all'origine dell'evasione fiscale». Da parte del ministero, invece, è giunta la riaffermazione dell'impegno a lasciare invariata la pressione fiscale, ma anche «nuovi, decisi interventi contro l'evasione e l'elusione intervenendo sulle nicchie di fiscalità privilegiata». Fra queste misure rientrano i fringe benefits che erano già stati inseriti nella manovrina d'inizio-estate e furono poi cancellati. Per quel che riguarda il fronte delle spese, è stato il sottosegretario al Tesoro Filippo Cavazzuti a annunciare «l'impegno del governo a trovare 21 mila miliardi di risparmi sulla spesa pubblica senza toccare il welfare». «Io sono ottimista - ha aggiunto -, ci sono i trasferimenti alle Ferrovie dello Stato e ad altri enti che assorbono ri¬ sorse dal bilancio pubblico». Inoltre, prima di definire la manovra, «dobbiamo anche vedere come reagiscono i mercati alla riduzione dell'inflazione e il contributo che la riduzione della spesa per interessi passivi dà al raggiungimento di questi obiettivi». Flavia Amabile Manovra da 32 mila miliardi Un terzo di maggiori entrate Il ministro delle Finanze Vincenzo Visco e (a fianco) il responsabile del Tesoro Azeglio Ciampi

Persone citate: Azeglio Ciampi, Fausto Vigevani, Filippo Cavazzuti, Flavia Amabile, Sergio Cofferati, Vincenzo Visco, Visco

Luoghi citati: Roma