I/Europa fa dietrofront sul fisco

Chirac ottimista. Kohl promette sgravi per 80 mila miliardi. Aznar sostiene le imprese Chirac ottimista. Kohl promette sgravi per 80 mila miliardi. Aznar sostiene le imprese I/Europa fa dietrofront sul fisco Tasse più leggere in Francia, Germania e Spagna ROMA. L'Europa cambia rotta: vira sul fronte del fisco e alleggerisce la pressione delle tasse. Madrid lo ha fatto all'inizio di luglio, Bonn ha animato l'estate politica tedesca con la promessa di un regalo fiscale da 80 miliardi di marchi (intorno agU 82 mila miliardi al cambio attuale della lira) nel 1999 e da Parigi è arrivata domenica l'anticipazione del governo: tagli progressivi alle imposte a partire dal '97. Jacques Chirac ha passato il fine settimana con il capo del governo Alain Juppé ed è uscito con previsioni ottimistiche per l'economia transalpina: passata la tempesta, bloccato il deficit, si prepara l'inversione di rotta. Ora, dice Chirac, non è più necessario chiedere sacrifici ai cittadini: toccherà allo Stato ridurre le sue spese per stabilizzare il deficit. Quindi potrà dare un po' di respiro a lavoratori e imprese. Il capitolo disoccupazione verrà aperto in un secondo tempo, quando lo Stato avrà assestato le finanze e consoliderà la crescita economica. Stesso obiettivo, ma per strade diverse, in Germania. Theo Waigei, responsabile delle Finanze, si è impegnato a ridurre drasticamente le tasse fra tre anni eliminando però quasi tutte le agevolazioni (in particolare sulle liquidazioni), gli «sconti particolari» e aumentando l'imposta sul valore aggiunto. In sostanza, è un adeguamento ai livelli europei, visto che le tasse tedesche sui redditi elevati sono altissime (57% a partire da un imponibile di 120 milioni, mentre in Italia è del 51% a partire da 297). E l'Iva naviga su aliquote decisamente basse ( 15% contro il 19% dell'Italia e il 25% della Svezia). Che il peggio sia passato, lo dice anche il governatore della Banca di Spagna. E il premier José Maria Aznar punta su un cospicuo pacchetto di privatizzazioni, sui consueti tagli al bilancio e sulla riforma del Fisco con una serie di agevolazioni (contestate dai sindacati), destinati alle piccole e medie industrie: l'obiettivo, rischioso, èr di incentivare le imprese a investire ed a creare nuovi posti di lavoro. A Roma, con il governo Prodi che si appresta a entrare nel vivo dei problemi legati alla Finanziaria, l'argomento fisco sta diventando prioritario. Carlo Azeglio Ciampi, ministro dell'Economia, sta preparando un piano per ricavare almeno 32.500 miliardi. Le prime indiscrezioni non parlano ancora di tasse e di imposte, ma i risparmi sulle spese dello Stato (partendo dai ministeri) e gli introiti previsti dalla vendita del patrimonio immobiliare arrivano a circa 25 mila miliardi. E gli inviti a non calcare la mano del fisco arrivano da molte parti. In particolare dal sindacato, con Sergio Cofferati, leader della Cgil, che ammonisce Ciampi: invece di aumentare le tasse, pensi a ridurre l'evasione. «Servirà anche in futuro - precisa Cofferati - per eliminare i tagli alle spese sociali come sanità e previdenza». Dietro il richiamo del sindacato, però, spunta già una posizione dura. Se il governo non terrà conto della richiesta, taglierà la spesa «e se gli interventi dovessero mettere in discussione la riforma appena nata si arriverebbe ad uno scontro frontale». [b. g.] Bonn vuole abbassare le altissime aliquote sui redditi individuali Madrid punta a concedere incentivi alle aziende per creare occupazione LA PRESSIONE IMPOSTE DIRETTE FISCALE IN EUROPA IMPOSTE INDIRETTE > Varia*. 27,1 26,2 -0,9 FRANCIA 24,7 26,4 +U CONTRIBUTI SOCIALI 1980 1994 Variai. %|i 38,0 31,3 -6,7 32,6 29,0 -3,6 42,7 44,6 +1,9 ,3 27,8 +0,5 34,3 38,8 +4,5 1 !Ì SPAGNA 30,7 35,1 +4,4 20,8 26,8 +6,0 48,5 38,1 -10,4 REGNO UNITO 50,1 46,8 -3,3 33,4 35,4 +2,0 16,5 17,8 +1,3 38,5 38,7 +0,2 32,5 32,0 -0,5 29,0 29,3 +0,3 stiene le imprese fisco a e Spagna nn vuole abbassare altissime aliquote redditi individuali adrid punta a concedere centivi alle aziende r creare occupazione

Persone citate: Aznar, Carlo Azeglio Ciampi, Chirac, Ciampi, Cofferati, Jacques Chirac, José Maria Aznar, Kohl, Sergio Cofferati