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Il sindaco: «Si usano gas tossici» Il sindaco: «Si usano gas tossici» Un piano d'emergenza contro il «rischio» Agip L'eventuale guasto agli impianti potrebbe compromettere i cittadini Un messaggio inviato pochi giorni or sono alla prefettura dal Comune di Robassomero è chiarissimo: «Riteniamo necessario che lo stabilimento Agip Petroli predisponga un piano di emergenza esterno riguardante non soltanto il nostro paese, ma tutte le zone limitrofe, da Ciriè fino a Borgaro e Caselle». Spiega il primo cittadino di Robassomero, Donato Adduci: «In caso di fuoriuscita di gas tossiconocivi, non sapremmo come comportarci. So che con le misure di sicurezza adottate, questo allarme sembra una cosa assurda, ma un incidente può sempre capitare». La richiesta del Comune di Robassomero viaggia parallela con quella inoltrata al prefetto dal comando provinciale dei Vigili del Fuoco che, dopo aver rilasciato all'Agip Petroli il certificato di prevenzione incendi, ha ipotizzato l'opportunità di creare un piano di emergenza esterno. E a questo proposito, i tecnici del Municipio di Robassomero hanno redatto un documento che, oltre alla prefettura, hanno inviato anche all'assessorato all'Ambiente della Regione dove sono indicati dati relativi ad incidenti causati da sostanze che vengono trattate all'interno dello stabilimento Agip di via Buozzi: metanolo, toluene e pentasolfuro di fosforo. In tutto, in Italia se ne sono registrati quasi cento nel 1994, in undici di questi ci sono stati anche dei morti e per una ventina di essi è stato necessario evacuare le zone limitrofe. «A meno di un chilometro in linea d'aria dall'impianto - termina Adduci - ci sono punti di affollamento pubblico. Le scuole, che tra materna, elementare e media, raggruppano circa 290 alunni, un supermercato e dei ristoranti». [g. già] Lo stabilimento dell'Agip Petroli a Robassomero Il sindaco chiede che l'azienda predisponga un piano di emergenza esterno che coinvolga anche le zone di Ciriè Borgaro e Caselle