«Non condannate gli adolescenti che si ribellano»

Famiglia Cristiana Famiglia Cristiana «Non condannate gli adolescenti che si ribellano» ROMA. Gli adolescenti ribelli verso i genitori? Da comprendere e aiutare, ma non da condannare, perché i dissapori sono elementi quasi decisivi per crescere. E' quanto afferma «Famiglia Cristiana» che di fatto «legittima» la rivolta generazionale. La nuova presa di posizione, che appare nella seguitissima lubrica «Colloqui col padre», non è affatto consueta per la rivista dei Paolini e può essere considerata come il riconoscimento di alcuni aspetti positivi della contestazione che esplose in maniera fragorosa trent'anni fa. A offrire il destro a don Leonardo Zega, diretiore del settimanale, per occuparsi dell'argomento è una lettera di ima quindicenne che non sa spiegarsi perché dopo un'infanzia felice adesso vive in maniera problematica i suoi rapporti con i genitori. Il noto sacerdote rincuora la ragazza, facendole presente che dai dissapori si può trarre «addirittura dei buoni auspici. Essi sono il segno che il distacco, così come si esprime abitualmente nella fase cruciale dell'adolescenza, sta avvenendo. Separarsi fa male, ma talvolta non separarsi fa peggio». Ma l'attenzione di don Zega è soprattutto rivolta ai grandi, perché siano coraggiosi e non apprensivi in occasione della crescita dei figli. «I genitori devono infatti convincersi - scrive il sacerdote - che la figlia non è più la bambina da guidare, mano nella mano, lungo i sentieri della vita; che davanti a essi comincia a ergersi una giovane donna, con tutta la sua originalità». [AdnKronos]

Persone citate: Leonardo Zega, Paolini, Zega

Luoghi citati: Roma