Delitto passionale in ospizio

Teramo: una coltellata dopo la lite, la vittima aveva 83 anni Teramo: una coltellata dopo la lite, la vittima aveva 83 anni Delitto passionale in ospizio Insidia la sua donna, lo ammazza TERAMO. Ha ucciso il rivale in amore conficcandogli una coltellata nel petto. Accecato dalla gelosia per quelle attenzioni che lui rivolgeva ormai da tempo alla sua compagna, ospite nella stessa casa di riposo por anziani, Vito Ferretti, ex operaio, ieri mattina ha deciso di eliminare per sempre quell'avversario più volte respinto sdegnosamente dalla donna. Il triste epilogo è avvenuto nel cortile della casa-albergo De Benodictìs, alla periferia di Teramo. Un delitto passionale che ha come protagonisti tre anziani: 65 anni lei, 70 l'omicida e 83 la vittima. Per Domenico Antonini, un uomo assai più grande del suo accoltellatore, ottuagenario disinvolto, per nulla aggravato dal peso degli anni, la corsa verso l'ospedale è stata inutile. La lama gli ha reciso l'aorta, provocandogli la morte per dissanguamento. Il suo assassino, accusato di omicidio volontario e porto abusivo di coltello, non ha voluto rispondere alle domande del magistrato. Alla polizia non ha opposto resistenza e ha preferito andare in carcere in silenzio, forse nel tentativo di non coinvolgere Iolanda Di Giovannantonio, la donna che avrebbe dovuto sposare entro quest'anno. Quell'amore sbocciato così tardi era riuscito a ridare nuova linfa ai due anziani.. Si erano regalati una seconda giovinezza, ma è bastato un solo attimo a ricoprire di cenere sogni e speranze. La gelosia, entrata tragicamente in scena, ha armato la follia omicida dell'uomo, annientando ogni attesa. E d'un colpo si ripresenta la solitudine. Vito e Iolanda si erano conosciuti nella casa di riposo: lui vedovo, lei nubile, sorda e con gravissime difficoltà a parlare. Un handicap che l'aveva costretta a vivere sempre ai margini della società e a finire poi in un ospizio. L'amore lo aveva trovato proprio tra quelle pareti dove Vito aveva conquistato la sua fiducia giorno dopo giorno, coprendola di attenzioni, non facendole mancare mai nulla. La loro era diventata una unione ufficiale, tanto che avevano chiesto e ottenuto di poter condividere una stessa stanza. Vito glielo aveva giurato: «Ti difenderò da tutto e da tutti». Iolanda, che a fatica riesce comunque a farsi capire, racconta la sua storia d'amore con l'unico uomo che l'abbia davvero compresa. E' seduta sul suo letto, nella camera 402, al quarto piano del grande stabile che sorge in periferia. Ha le mani che le sorreggono il viso rigato dalle lacrime. Non si dà pace. «Non doveva succedere, non doveva succedere», sono le parole che con difficoltà si intendono fra ì singhozzi. «Quell'uomo dava fastidio a tutte le donne della casa, ma era me che importunava in particolare. Quando a gennaio è arrivato Vito mi è bastato guardarlo sull'uscio della porta. Era una persona diversa. Durante le colazioni io in un tavolo, lui in un altro poco distante, ci siamo fissati per giorni interi senza dirci una parola. Sembravamo due ragazzini. Un giorno si è avvicinato e mi ha chiesto gentilmente se poteva (anni compagnia. Annuii e tra noi nacque subito un'intesa sentimentale». Iolanda è una donna piccolina, ha i capelli raccolti dietro la nuca, e quando si sforza di parlare, pur nella difficoltà che accentua il suo nervosismo, è come se rivivesse ancora quegli attimi di felicità che una vita avara le aveva regalato solo a 65 anni. Per gli altri ospiti della casa non era mistero la relazione dei due anziani. Le effusioni che si scambiavano sulle panchine del cortile, le loro passeggiate mano nella mano, erano viste con tenerezza da tutti. Da tutti, ma non da Antonini, che continuava a minacciare quel rapporto che doveva essere coronato con il matrimonio. Ieri mattina Iolanda e Vito, terminata la colazione nel grande salone, stavano risalendo in camera. Aspettavano l'ascensore quando si è presentato quello che era diventato il loro incubo. Antonini ha cominciato a pronunciare frasi offensive verso la donna. Iolanda s'è stretta impaurita al suo uomo, ma l'altro non si è fermato: le ha chiesto una prestazione sessuale e subito si è trovato con un pugnale conficcato nel petto. «Ed ora cosa accadrà al mio fidanzato, quando potrò rivedere Vito?». Roberto Ettorre L'assassino (70 anni) e la compagna si erano conosciuti nella casa di riposo Il raptus scattato dopo che il rivale le aveva rivolto frasi offensive Vito Ferretti, l'uomo che ha ucciso il rivale in amore. A destra, Iolanda Di Giovannantonio, 65 anni

Persone citate: Antonini, Domenico Antonini, Iolanda Di Giovannantonio, Roberto Ettorre, Vito Ferretti

Luoghi citati: Teramo, Vito, Vito Ferretti