Muoiono per spegnere il rogo di Maurizio Vezzaro

Muoiono per spegnere il rogo Awolti dalle fiamme dopo che il loro autocarro si era ribaltato Muoiono per spegnere il rogo Bordighera, due agenti della Forestale BORDIGHERA. Tragico pomeriggio sulle alture di Bordighera devastate dalle fiamme. Due agenti della Guardia Forestale sono morti durante le operazioni di spegnimento. Facevano parte della squadra partita da Sanremo con un'autobotte. Le vittime sono Roberto Giacchino, 31 anni, di Albisola (via Alessandria 3) in provincia di Savona, e Franco Iannelli, 41 anni, genovese (via Pomposa 2). Il loro mezzo si è rovesciato a causa del teireno accidentato. Uno dei due, non si sa ancora chi, è riuscito a sgusciare dall'abitacolo ma è stato circondato dalle fiamme. I corpi sono stati trovati carbonizzati. Si prende in considerazione un'ipotesi terribile: che entrambi i Forestali siano arsi vivi. Sarà l'autopsia a stabilire le cause della morte. Il dramma deve ancora essere ricostruito nei particolari. Ieri notte, nella zona in località Montenero sono intervenuti carabinieri, vigili del fuoco e Croce rossa, oltre a innumerevoli colleglli delle due vittime. Questi ultimi non riuscivano nemmeno a parlari; dalla grande commozione e rabbia. Ora è caccia aperta al piromane: e certo che il rogo sia stato provocato. L'allarme per l'incendio è partito nel primo pomeriggio. L'area interessata era compresa tra i Comuni di Ospedaletti e Bordighera. E' uno dei posti più suggestivi del Ponente. Il fuoco ha attaccato decine di ettari di quella che, prima che le fiamme la divorassero, e stata una delle più belle pinete della Liguria. Sono accorsi in pochi minuti le guardie forestali, i vigili del fuoco, compreso il Nucleo elicotteristi di Genova, e volontari. Contemporaneamente sono divampati roghi in altre località vicine: Cervo, Diano Serreta e La Mortola, accanto ai famosi giardini Hanbury. In questo tratto che si affaccia direttamente sulla costa ci sono anche proprietà del principe Ranieri di Monaco, il quale aveva chiesto e ottenuto l'ausilio dei Canadair francesi. Il particolare della simultaneità potrebbe dimostrare un'unica regia dietro gli incendi. Le due vittime erano a bordo di un'autobotte. Secondo una prima, sommaria ricostruzione, ar- rivati alle pendici di località Montenero hanno preso una strada accidentata. Per cause che dovranno essere accertate dalla magistratura il mezzo si è rovesciato. Uno dei due Forestali è rimasto imprigionato tra le lamiere. Il compagno è riuscito faticosamente a uscire, ma a questo punto le fiamme lo avrebbero circondato e assalito. In breve il fuoco ha coperto tutta l'area. Per i due non c'è stato scampo. I colleghi, non potendo mettersi in contatto radio con loro, hanno iniziato una frenetica battuta. Temevano il peggio. Solo a tarda sera, però, quando già l'angoscia aveva preso il sopravvento, è arrivata la conferma dei sospetti: «Franco e Roberto sono qua, sono morti», sono state le uniche paro¬ le che l'operatore è riuscito a comunicare alla centrale. Poi, il silenzio. Il fatto è stato gelosamente tenuto segreto per lunghe ore. Un gesto di protezione nei confronti dei familiari delle vittime, che erano amici prima ancora che colleghi. Non si voleva che i parenti apprendessero da altre fonti la tragica notizia. Poi la conferma ufficiale dalla Prefettura d'Imperia. La morte dei due Forestali contribuirà a far aumentare le polemiche sulla pericolosità degli interventi per gli incendi, e contribuirà certamente a rafforzare i dispositivi di sicurezza e controllo. Misure necessarie per arrestare l'azione dei piromani. Maurizio Vezzaro Probabilmente erano ancora vivi quando sono stati assaliti dalle fiamme Caccia al piromane: sembrano non esserci dubbi sull'origine dolosa dell'incendio L'incendio è divampato ieri in un'area tra Bordighera e Ospedaletti

Persone citate: Cervo, Franco Iannelli, Hanbury, Mortola, Ranieri Di Monaco, Roberto Giacchino