La nuova volleymania si chiama Jugoslavia di Roberto Condio

La nuova volleymania si chiama Jugoslavia La nuova volleymania si chiama Jugoslavia La «moda» degli olandesi era cominciata 6 anni fa. Giovani, alti e bravi, avevano anche il pregio di costare poco e sono venuti a giocare nel nostro campionato, il più duro: li abbiamo temprati e loro per ringraziarci ci hanno sbarrato per due volte la strada verso l'oro olimpico. Oggi il volley italiano non ha ancora smaltito la batosta di Atlanta, ma i suoi club hanno già deciso di «adottare» un'altra Nazionale che magari tra 4 anni ci farà lo sgambetto a Sydney. La nuova mania si chiama Jugoslavia: bronzo agli Europei '95 e all'Olimpiade, i serbi sono diventati i protagonisti del mercato che ha chiuso i battenti ieri sera (ma a metà ottobre riaprirà per 15 giorni). Da noi giocavano già i fratelli Grbic e Kovac: dopo Atlanta sono arrivati Djuric (Napoli), Vujevic (Brescia), Brdovic (Roma) e Batez (Catania), bomber di peso che in Italia diventeranno ancora più pericolosi. Proprio com'è successo con gli olandesi. L'invasione slava è il risvolto più interessante di un'estate che ha spostato tanti giocatori (5 azzurri, 12 stranieri e almeno un'altra dozzina di figure di rilievo) ma non i principali valori della Al. Le tre squadre che nella scorsa stagione fecero il vuoto, ora sono ancora più forti. Treviso riparte con lo scudetto sul petto e offre a Kim Ho Chul (in panchina al posto di Montali, emigrato in Grecia) le conferme dei contratti di Tofoli e Bernardi (3 anni), Gardini e Zwerver (2), e gli hmesti di Fomin e Gravina che sulla carta valgono più di Zorzi e Shadchin. Modena, regina d'Europa, risponde mettendo Giani e Sartoret'i al fianco di Vullo, Cuminetti, Brace-, Cantagalli e Van de Goor: 7 fuoriclasse in grado di fare razzia. Cuneo resta invece quella che nel '95/96 ha vinto Coppa Italia e Coppa Cev, con in più Giretto, centrale da rilanciare, che contenderà il posto a Lucchetta e Galli. «Ma non fatevi abbagliare dai col¬ pi di Sisley e Las - avverte Rata Pascual, arma micidiale dell'Alpitour Traco -. La nostra forza saranno l'affiatamento e il carattere che già l'anno scorso ci hanno permesso di ribaltare i pronostici». Ridimensionata Ravenna (ma i suoi giovani possono stupire) e scesa in A2 Parma (rilevata da Roma che ha speso molto ma dovrà sudare per salvarsi), a debita distanza dalle tre big guadagnano posizioni la ricca Macerata (con Meoni e Zorzi) e la solida Montichiari (presi Nikola Grbic, Nuzzo e Merlo). Bene si è mossa anche la matricola Brescia, ricostruita attorno a Van der Meulen con Vujevic, Bellini e Cavallini. Padova e Bologna hanno lavorato come al solito in economia, ma stanno meglio di Napoli e Catania. Gli etnei, in particolare, hanno dimenticato in fretta il trionfo in A2: traditi da Conte (tornato in Argentina a giocare a beach volley) e soffocati dall'impennata finale dei prezzi del mercato, hanno messo assieme in extremis 7 giocatori votati a un sicuro ko. Premesse che nei prossimi giorni potrebbero portare a un clamoroso forfait. Roberto Condio Chiuso il mercato senza spostamenti di valori: Treviso Modena e Cuneo ok