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Siria e Israele, «dialogo» con missili e anti-missili Siria e Israele, «dialogo» con missili e anti-missili Assad avverte a modo suo Tel Aviv di non gradire la politica israeliana Damasco sperimenta un razzo con gittata di 600 chilometri Gerusalemme lancia un nuovo Patriot rei da combattimento «Su-27», l'equivalente russo del moderno «F-15 Eagle» statunitense. Ieri inoltre la stampa di Damasco ha per la prima volta apertamente accusato Israele di preparare un nuovo conflitto. Gli israeliani, ha scritto il governativo al-Thaura, hanno propositi aggressivi e «solo la data esatta del loro attacco deve essere ancora fissata». Il giornale del partito Baath ha previsto che «alla luce dell'Operazione "Resa dei conti" dell'aprile scorso, una vittoria AUSTRALIA i Per truffa e debiti tati. Intanto dall'Istituto di studi strategici dell'Università di Tel Aviv è giunto nei giorni scorsi l'avvertimento che il congelamento di fatto delle trattative israelo-siriane accresce i rischi di un nuovo conflitto. In quattro anni di negoziati le due delegazioni avevano verbalmente collegato la disponibilità israeliana a un ritiro dal Golan alla disponibilità siriana ad accorgimenti reciproci (e non necessariamente simmetrici) di sicurezza lungo il confine. «Purtroppo - osserva il direttore dell'Istituto, Zeev Maoz - le due delegazioni non hanno concluso un accordo di principi scritto e, formalmente, Netanyahu non è dunque vincolato da quelle intese». In un colpo solo, la sua rigida politica ha riportato indietro il negoziato al punto di partenza di cinque anni fa. Per rompere lo stato di impasse - ha concluso Maoz - il presidente Hafez Assad potrebbe ordinare un attacco, anche limitato, contro le retrovie israeliane. Aldo Baquis militare israeliana è da escludersi» e ha assicurato che «Damasco è pronta ad ogni eventualità». In una situazione sempre più infuocata (anche per i costanti attriti fra israeliani e guerriglieri hezbollah in Libano, non lontano dalle postazioni siriane) Israele ha compiuto ieri un salto di qualità con il lancio del missile «Arrow-2» che - per la prima volta in otto anni di esperimenti - è riuscito ad intercettare e ad esplodere a una distanza minima da un razzo simile a un missile balistico. I rottami infuocati del missile aggressore e dell'«Arrow-2» sono precipitati nelle acque del Mar Mediterraneo, ad alcuni chilometri dalla base aerea di Palmachim a Sud di Tel Aviv. Riandando col pensiero alla Guerra del Golfo - quando i missili statunitensi «Patriot» cercarono invano di fermare gli «Scud» iracheni sopra ai cieli di Tel Aviv e di Haifa - i responsabili israeliani e statunitensi del progetto «Arrow» hanno realizzato un missile antimissile incaricato di intercettare i razzi in arrivo lontano dai centri abi- Kevorkian: soffriva E' morto soffocato