Auto-bomba uccide un ministro

Nella vicina Repubblica del Daghestan Auto-bomba uccide un ministro Nella vicina Repubblica del Daghestan MOSCA. Attentato «eccellente» nel Daghestan. Il ministro delle Finanze della Repubblica autonoma russa del Caucaso del Nord ed altre tre persone sono state uccise ieri nell'esplosione di un'autobomba parcheggiata di fronte alla sede del suo dicastero, a Makhachkhala. Il ministro, Gamid Gamidov, che in quel momento stava uscendo dall'edificio e si era fermato a parlare con una donna, è morto sul colpo. L'ordigno ha ferito anche una decina di persone. Le indagini sono state affidate al Servizio di sicurezza federale, l'ex Kgb. Secondo i primi accertamenti, l'autobomba, una piccola Zhiguli, era stata preparata meticolosamente. Per aumentare la dirompente forza dello scoppio, gli attentatori hanno riempito la vettura di frammenti metallici che sono stati scagliati come proiettili dalla deflagrazione. Testimoni oculari hanno detto che l'esplosione ha fatto volare la Zhiguli per alcuni metri. Sono andati in frantumi i vetri del ministero e quelli degli edifici in un raggio di 150 metri. Gamidov, ex deputato alla Duma federale di Mosca, era un personaggio molto noto in Daghestan. Al governo si era impegnato per convogliare nella Repubblica consistenti investimenti che avevano permesso la costruzione di numerose imprese. Oltre a svolgere attività politica era titolare di un'impresa e gli inquirenti stanno indagando per capire se l'attentato sia da collegare al suo ruolo politico o alla sua attività imprenditoriale. Gli investigatori non hanno comunque per ora attribuito l'atto terroristico ad alcun gruppo. Pochi minuti dopo l'attentato al ministro, un altro ordigno è esploso a Makhachkala nei pressi dell'abitazione di Nadir Khacilaiev, leader dell'Unione dei Musulmani in Russia. L'esponente, favorevole ai negoziati di pace in Cecenia, al momento della deflagrazione non si trovava in casa. Il Daghestan confina con l'Azerbaigian e con la Cecenia. Nei giorni scorsi il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Lebed, aveva manifestato il timore di manovre per allargare il conflitto ceceno alle vicine Repubbliche del Daghestan e dell'Inguscezia. [e. st.l

Persone citate: Gamidov, Lebed, Nadir Khacilaiev

Luoghi citati: Azerbaigian, Cecenia, Daghestan, Mosca, Russia