Prima freccia di An contro il Tg dell'Annunziata di Antonella Rampino

Prima freccia di An contro ii Tg dell'Annunziata Lei replica: ma a Gasparri è piaciuto. Esordio di Brancoli al Tgl: «Nessuna epurazione» Prima freccia di An contro ii Tg dell'Annunziata Storace: «Un favore alla Lega aver fatto parlare Maroni» NUOVO CORSO ASAXA RUBRA PROMA RIMO giorno di lavoro per i direttori dei tg Rai. Al Tre, Lucia Annunziata scatena le he del portavoce di Alleanza nazionale. Francesco Storace ha definito «una marchetta alla Lega» l'intervista in diretta di Federica Sciarelli a Roberto Maroni. 11 direttore Annunziata non fa una piega e non intende replicare. Con un sorriso ironico sulle labbra, dice solo che a Maurizio Gasparri, sempre di Ai, il tiggi è piaciuto. In serata, si sono aggiunti i complimenti del presidente della Rai, Enzo Siciliano, e di Sandro Curzi. Polemico l'addio di Piero Vigorelli dalla direzione dei tiggi regionali: ha ricordato in diretta tv i buoni risultati conseguiti. Più morbido l'esordio del bravissimo Rodolfo Brancoli all'Uno, col plauso del comitato di redazione arrivato prima del tiggi delle 20. Arrivato con lo stesso numero di matricola di quando fu assunto 30 anni fa, ha fatto un tg dai titoli ecumenici e dal ritmo cadenzato, stabiliti nella riunione di redazione delle 16 e 30. A quella del mattino il direttore non c'era. E i redattori hanno notato che era cinto d'assedio da giornalisti e fotografi. Eppure, con loro, Brancoli era stato chiarissimo: «Basta coi personalismi, stop a interviste e dichiarazioni». La prima presa di posi¬ zione di un direttore che ha messo piede in redazione, la prima volta, due giorni dopo la nomina. E che si muove a passi felpati. Percorre il corridoio del secondo piano, direzione, sezione politica e costume, accarezzandosi la barba brizzolata e stringendo sempre tra le labbra una pipa perennemente spenta. Dicono i suoi redattori - li¬ gi alle disposizioni, invocano l'anonimato - che sembra un marziano, che è insomma un po' a disagio. Ma qualcun altro lo ha soprannominato «Barbapapà», il nomignolo di Eugenio Scalfari. Gira, per i corridoi del TgUno, non il totonomine dei vicedirettori, ma una vera e propria hit-parade della durata dei colloqui che Brancoli ha tenuto vis-à-vis con alcuni suoi giornalisti. Il primo ad essere ricevuto è stato, il giorno di Ferragosto, il vicedirettore Magliaro, in quota An: 210 minuti. Poi Bruno Vespa: 270 minuti, a pari merito con Fabrizio Del Noce. A Magliaro Brancoli ha assicurato che sarà il direttore di tutti, che per lui conta solo la professionalità, e che dunque non farà epurazioni politiche. «L'unico criterio è quello del merito»: il Brancoli corrispondente dagli Usa per il Corriere della Sera, del resto, aveva già trattata l'argomento in un libro sulla correttezza nel mondo dell'informazione americano. A Vespa ha garantito mano libera tra il tiggi e la rete, in modo che Porta a porta possa riprendere con l'autunno. Del Noce avrebbe chiesto, si dice, l'ufficio di corrispondenza da New York. A tutti, Brancoli ha ribadito le linee della «direttiva Iseppi», l'indicazione del direttore generale, di circa un mese fa, nella quale è detto che chi appare in video non può avere ruoli di responsabilità gestionale. E dunque Giulio Borrelli e Lilli Gruber, in predicato per la vicedirezione, dovranno scegliere se rinunciare o meno al ruolo di anchor-person. Inoltre, si segnala la delusione di Vincenzo Mollica. Quando Brancoli l'ha incontrato, infatti, non ha dato segno di sapere chi fosse, e «Mollicone», così è chiamato dai colleghi, c'è rimasto malissimo. Salgono invece Dario Laruffa, del Tg2, vecchio amico di Brancoli, il primo con cui è andato a pranzo, e che si dice cambierà prossimamente testata, e un giovane e competente redattore ordinario del politico, Donato Bendi- centi. Il secondo giorno che era a Saxa Rubra, il direttore ha chiesto di lui, chiamandolo a voce alta in corridoio, e poi se l'è portato fuori a colazione. I colleghi invidiosi hanno subito sospettato Bendicenti di patronnage politico-ulivesco. Al TgUno, comunque, c'è perfetto accordo tra direttore e rappresentanza sindacale dei giornalisti. Brancoli ha assicurato che «definirà rapidamente gli assetti redazionali per affrontare la nuova stagione tv e la concorrenza». Soprattutto, «ha espresso l'intenzione di mantenere rigorosamente il TgUno fuori dai conflitti politici» e che «allargherà le responsabilità e i contributi professionali». Come dire, fuor di sindacalese, che nessuno verrà epurato, ci saranno nuovi incarichi e, forse, nuove assunzioni. E Mimun? Preannuncia un tg per bambini: «Come anchorman vorrei Topolino». Antonella Rampino Vespa continuerà «Porta a Porta» Gruber e Borrelli devono decidere: vicedirettori o conduttori Annunziata e Brancoli

Luoghi citati: New York, Usa