Scandali e misteri del gigante del cielo di Franco Pantarelli

Scandali e misteri del gigante del cielo Scandali e misteri del gigante del cielo LA CARRIERA DELL'HiR€ULE$ aNEW YORK UELLO caduto a Jackson Hole è uno dei tre Hercules C-130 che costituiscono la vera «Casa Bianca viaggiante». Di solito quel titolo è attribuito all'Air Force One, cioè l'aereo su cui viaggiano il Presidente, la sua famiglia e i suoi ospiti e su cui a volte vengono accolti anche i giornalisti. Ma l'enorme struttura che sempre lo accompagna, e che spesso passa inosservata, è confinata lì, su quei cargo che la Lockheed ha costruito oltre 30 anni fa e che ha venduto in tutto il mondo, a volte per il loro valore intrinseco, molto più spesso perché i suoi dirigenti hanno saputo essere estremamente convincenti, a suon di bustarelle, con i governi compratori (accadde anche in Italia al tempo di «Antelope Cobbler»). A bordò di essi trovano posto gli uomini del servizio segreto, cioè quelli addetti alla sicurezza del Presidente, il materiale di cui lui può avere bisogno nel corso del suo viaggio, compresa l'automobile blindata con cui si sposta sempre, nonché il personale di basso rango come i facchini che caricano il bagaglio e gli addetti alla pulizia del luogo in cui il Presidente alloggerà, perché non sono ammessi contatti «casuali» con lui o con la sua famiglia. Il cuoco no: lui viaggia sull'Air Force One perché se qualcuno della First Family durante il viaggio vuole un panino dev'essere lui personalmente a prepararlo. Anche alcuni agenti del servizio segreto viaggiano sull'Air Force One per ogni evenienza, ma il grosso di loro, quelli che assicureranno la sicurezza 24 ore su 24 nel luogo in cui il Presidente si reca, trovano posto su uno degli Hercules e di solito precedono l'arrivo del Presidente perché devono predisporre le case. Tanto per dire, ieri attorno al «Radio City» di New York, dove era prevista la celebrazione dei 50 anni di Bill Clinton, gli agenti del servizio segreto avevano già provveduto ad asportare tutte le cassette della posta, nelle quali qualche malintenzionato avrebbe potuto mettere una bomba. Gli aerei sono gestiti dall'Aviazione militare, ma gli agenti del servizio segreto (che poi non è per niente tale, anzi fa di tutto per Carsi vedere in modo da scoraggiare eventuali malintenzionati) dipendono dal dipartimento del Tesoro. Può sembrare strano, ma è una tradizione che affonda le radici all'inizio di questo secolo, che per gli Stati Uniti è pura antichità. Nel 1901, infatti, venne ammazzato il Presidente William McKinley e si scoprì con raccapriccio che la Casa Bianca non era attrezzata a difendere il suo inquilino. Così, presi dall'urgenza, si decise che invece di affrontare le lungaggini procedurali necessarie alla creazione di una forza apposita era più semplice e rapido estendere i compiti di una forza già esistente, il servizio segreto del Tesoro, per l'appunto, che fino a quel momento si era limitato a combattere quelli che fabbricavano dollari falsi. Bastò aggiungere allo «statement» che descriveva il lavoro di quegli agenti il compito di «proteggere il Presidente, il vice Presidente e i loro più stretti congiunti», anche quando fossero diventati «ex». Poi quella protezione fu estesa alle loro eventuali vedove «fino alla loro morte o a un nuovo matrimonio» e ai loro figli fino ai 16 anni. Non si sa quanti siano attualmente gli agenti del servizio segreto, ma tenendo conto del lavoro che si è andato sempre più accumulando sulle loro spalle (adesso devono proteggere anche i maggiori candidati alla Casa Bianca per tutto il periodo della campagna elettorale) devono essere diverse centinaia. A guidarli c'è un signore di nome Eljay Bowron, che ultimamente ha avuto parecchi problemi. Durante questo mandato di Clinton c'è stata una sparatoria dalla cancellata di Pennsylvania Avenue, un'altra sparatoria dalla parte opposta e lo schianto di un aereo sul Great Lawn, proprio sotto le finestre dell'appartamento presidenziale. Ora, a Jackson Hole, Bowron ha anche perso uno dei suoi uomini. Franco Pantarelli

Persone citate: Antelope Cobbler, Bill Clinton, Clinton, Scandali, William Mckinley

Luoghi citati: Italia, New York, Pennsylvania, Stati Uniti