ECONOMISTI NON SPARATE SUI SINGLES

ECONOMISTI NON SPARATE SUI SINGLES ECONOMISTI NON SPARATE SUI SINGLES CARO direttore, sarà pur vero che gli economisti non mostrano molta competenza riguardo ai problemi della famiglia e del tare o non lare figli. Ma non perché sono maschi, come scrive Sergio Ricossa sulla «Stampa- di ieri. Sono anzi convinta che se i maschi si assumessero un pei' più di responsabilità in questo campo, e ritenessero un po' meno che lare e allevare i figli è una faccenda di donne, forse le donne stesse si lascerebbero più facilmente persuadere a fare qualche figlio in più. Il guaio degli economisti e che talvolta sembrano | pensare che con una semplice, unica ricetta si potrebbero risolvere molti problemi in un sol colpo. Nel caso della proposta di Mario Deaglio, egli suppone che differenziando i salari ria i singles e gli sposati con figli si riuscirebbe conterò poraneamenre ad aumentare il tasso di fecondità, a diminuire la disoccupazione giovanile e a incrementare il turismo. Può darsi che la ricerra funzioni per la disoccupazione giovanile; anche se certamente rafforzerebbe la scarsa propensione dei giovani italiani ad uscire di casa. Se quei pochi che pure guadagnano non lo fanno ora, perche così possono permettersi consumi relativamente elevati, non vedo come potrebbero farlo con salari più bassi. In un sol colpo, quindi, si avrebbe il risultato di far dilazionare ulteriormente la decisionedi avere figli, e di prolungarne la dipendenza dai genitori. Soprattutto non è chiaro con quale meccanismo si passerebbe dal salario di singles a quello di conmgato e genitore. 11 lavoratore (la lavoratrice) dovrà certificare al da- Chiara Saraceno CONTINUA A PAG. 8 SETTIMA COLONNA

Persone citate: Chiara Saraceno, Mario Deaglio, Sergio Ricossa