IL NORD ROMA E ALTRE TRIBÙ di Barbara Spinelli

IL NORD, ROMA E ALTRE TRIBÙ' IL NORD, ROMA E ALTRE TRIBÙ' CI deve essere qualcosa di malato in Italia, e non solo di malato ma di guasto, se ormai non si parla più né di società né di individui ma solo di piccole chiese identitarie, di lobbies, di gruppi di pressione separati l'uno dall'altro, in guerra l'uno con l'altro. Una società siffatta è per definizione una non-società, una società suicida: è l'impossibilità di concepire una vita comune regolata all'infuori dei recinti che proteggono le singole famiglie, le singole sette etnicoreligiose, le singole identità. Una società siffatta è senza centro politico, e prelude a forme di democrazia non sconosciute in America o Asia, ma inedite in Europa: prelude a una democrazia delle quote, o delle lobbies, che si sostituisce al comune sentire dei cittadini, alla classica democrazia elettiva, non confessionale. Spesso la sostituzione avviene in norme dei diritti delle minoranze, o addirittura dei diritti naturali dell'uomo, che le leggi contrattuali imposte dallo Stato moderno avrebbero indebitamente declassato. Così potente è divenuta tale smania identitaria che è difficile sottrarsi individualmente alle nuove classificazioni per lobbies, tribù, famiglie di sangue o di idee. C'è palesemente una possente lobby padana, attorno al senatore Bossi, che vorrebbe secedere dal Centro politico dell'Italia ed erigere muri attorno alla propria identità postulata. Ma ci sono anche lobbies fantasticate, attribuite d'arbitrio, come spesso accade nelle società che si corrompono, si suicidano. Tali gruppi identitari in realtà non esistono, ed è il desiderio d'inventarli che qui interessa: se il desiderio è tanto imperioso, vuol dire che la società di individui ha perduto appunto senso, consistenza. E' il caso di lobbies denunciate negli ultimi tempi come sottilmente deleterie, forti: per esempio la lobby ebraica che si sarebbe mobilitata contro l'assoluzione di Priebke, oppure la lobby di Lotta continua che continuerebbe ad agire, nell'ombra, come un compatto collettivo. Alcuni sono persino sospettati di appartenere a più lobbies. Un leghista che fosse ebreo e in più amico di Sofri apparterrebbe a ben tte lobbies, e questo lo renderebbe specialmente infido. Non manca dunque la sola coscienza nazionale, agli italiani. Non mancano solo le fierezze patriottiche. Non bastano i richiami a un sentimento risorgimentale che sarebbe stato sprezzato, trascurato da intellettuali o politici nel dopoguerra. In genere, questi richiami Barbara Spinelli CONTINUA A PAG. 4 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bossi, Priebke, Sofri

Luoghi citati: America, Asia, Europa, Italia, Roma