GIULIA CRESPI la signora dei castelli

GIULIA CRESPI GIULIA CRESPI la signora dei castelli interessare alla gente». Ci vuol altro, per fermarla. La sua strada è costellata di rovine, ma lei non si scoraggia e ricostruisce il Bel Paese pietra su pietra: «A villa Porta-Bozzolo di Casalzuigno, sul Lago Maggiore., ero da sola. Mi feci largo fra i rovi e le ortiche del parco. Le grandi stanze della casa avevano affreschi stupendi del Settecento, intorno c'erano solo vipere e una selva. Ora il parco è un trionfo di viali, statue e fontane: il giardino all'italiana è tra le mete favorite dei milanesi». Confessa: «Vorrei che vincolassero tutt'Italia». Più spesso, quando scova un castello o una tenuta, è amore a prima vista. Ma non sempre corrisposto. Il Sud la preoccupa, come il termine «regionalismo»: in autunno verrà discusso il disegno di legge sul decentramento amministrativo, lei spera che la tutela dell'intero patrimonio storico artistico resti com'è oggi, prerogativa dello Stato. Il ministero dei Beni Culturali ha già assicurato che sarà così. «Il mio sogno - spiega - è avere una dimora importante nell'Italia centrale e una nell'Italia meridionale. Purtroppo le offerte sono più numerose al Nord. Al Sud abbiamo solo la baia di Ieranto, donata da Prodi quand'era nell'Ili, con 60 ettari di uliveti e di macchia mediterranea e la piccola area archeologica nell'isola di Panarea. Ma nel Palermitano e intorno a Napoli ci sono meravigliose dimore con giardino (amiamo anche la terra, la campagna, perché non è una cornice ma fa parte del monumento) che cadono a pezzi, perché i proprietari chiedono cifre pazzesche per venderle». Qualche esempio? La signora Crespi non si espone: «Dire che vorrei la casa del principe o del marchese tal dei tali sarebbe scorretto». E pensare che i proprietari, appoggiandosi al Fai, potrebbero continuare a vivere in una parte della tenuta e tramandare i loro diritti a figli e nipoti, senza pagare tasse e diritti di successione. L'ultima acquisizione del Fondo per l'ambiente è una splendida villa del Settecento, con un parco di 35 mila metri quadri, mobili, arredi antichi e una collezione di oltre 130 opere d'arte contemporanea americana: villa Menafoglio Litta Panza, di Biumo Superiore, in provincia di Varese. Alcune opere degli Anni Sessanta e Settanta esposte a Biumo sono state donate nel 1992 da Giuseppe Panza alla Fondazione Solomon Guggenheim di New York, che le ha lasciate in deposito «Vorrei che vincolassero l'Italia intera. Sogno di trovare dimore importanti pure al Sud» Uno degli splendidi affreschi del castello della Manta (Cuneo) recuperati grazie al Fai recuperati recuperatgrazie al Fai provoperSettstat «Ignoranza e bramosie speculative in molti Comuni minori Certi sindaci sono un disastro»

Persone citate: Crespi, Giuseppe Panza, Litta, Panza, Prodi

Luoghi citati: Casalzuigno, Italia, Napoli, New York, Varese